Il presidente della Puglia, Nichi Vendola, pur avendo rivolto "critiche inopportune e inappropriate" ai magistrati di Bari, "non ha leso l'autonomia e l'indipendenza della magistratura". E' sulla base di queste conclusioni che la Prima commissione del Csm ha deciso di non autorizzare l'apertura di una pratica a tutela in merito alle accuse rivolte da Vendola al sostituto procuratore della Dda di Bari Desirè Digeronimo, titolare di una delle inchieste su un presunto intreccio politica-appalti nel settore della sanità regionale. La votazione sul via libera alla pratica è stata vinta dai 'no' a larghissima maggioranza, con la sola astensione del consigliere togato di Magistratura Indipendente Antonio Patrono. A chiedere alla Commissione di pronunciarsi sul caso e, dunque su un intervento a difesa del magistrato, era stato il vice presidente del Csm Nicola Mancino.