Nello stabilimento, inoltre, nel prossimo futuro potrebbe essere avviata la produzione dell’antibiotico Spiramicina, grazie anche al via libera recentemente concesso da parte della Giunta Regionale per il passaggio alla fase di presentazione del progetto. Anche in vista di questo importante progetto, stamani, il vice presidente della Regione Puglia nonché assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone e l’Assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore sono stati in visita presso lo stabilimento “Sanofi-Aventis” di Brindisi. Una visita che ha offerto l’occasione per fare il punto sull’eccellenza produttiva nella Regione. E proprio lo stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi rappresenta un punto di riferimento in ambito industriale e della ricerca scientifica. Per il futuro, tra l’altro, sono previsti investimenti per circa 30 milioni di euro al fine di rafforzare i livelli produttivi e di conseguenza il ruolo dello stabilimento, in Italia e nel mondo. “Siamo lieti che le Istituzioni della Regione Puglia abbiano scelto di recarsi in visita presso lo stabilimento di Brindisi, sito produttivo e occupazionale di riferimento nel Sud Italia. Con altrettanta soddisfazione, abbiamo inoltre appreso la decisione della Giunta sul progetto Spiramicina” fa sapere Daniel Lapeyre, Amministratore Delegato Sanofi-Aventis Italia. “Tale progetto è parte di un piano di investimenti destinato allo stabilimento di Brindisi di circa 30 milioni di euro, che offrirà nuove opportunità di sviluppo per rafforzarne il ruolo in Italia e nel mondo.

L’intento è quello di continuare a credere nella regione e nel sito di Brindisi, che ha saputo dimostrare sul campo la realizzazione di una realtà industriale ed economica di primo livello”. Lo stabilimento rappresenta, infatti, un elemento chiave nelle strategie del Gruppo, che intende continuare ad investire sul “sistema Paese” Italia e al contempo far crescere le proprie realtà industriali, comprese le 3 unità di ricerca sul territorio. E proprio in ambito R&D, lo stabilimento di Brindisi riveste un ruolo importante, grazie al centro multidisciplinare di biotecnologie dedicato alla produzione di principi attivi farmaceutici e allo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive e dei relativi processi, e ai suoi 5 laboratori biotecnologici multidisciplinari. Non solo. Dal 2005 ad oggi sono stati investiti quasi 19 milioni di euro in programmi di ricerca in partnership con il MIUR (Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca) - che hanno riguardato, ad esempio, la formazione di ricercatori altamente qualificati nello sviluppo di processi e prodotti innovativi nel settore dei farmaci antinfettivi - ed altri 5 milioni di euro sono previsti per il biennio 201 0-2011. “Nella sola Puglia Sanofi-Aventis occupa oltre 270 collaboratori grazie allo stabilimento produttivo di Brindisi e ai nostri informatori scientifici” - ha dichiarato Arturo Zanni, Deputy Generai Manager Sanofi-Aventis Italia. “Fondamentale, per il mantenimento e il rafforzamento degli elevati standard raggiunti, è la collaborazione con le autorità regionali, anche al fine di creare un circolo virtuoso a tutto vantaggio della possibilità di accedere alle nuove tecnologie e della garanzia di un migliore livello assistenziale per la popolazione”. Industria e ricerca, però, non possono prescindere dal rispetto dell’ambiente circostante. Per questo motivo Sanofi-Aventis ha investito negli ultimi mesi 2,3 milioni di euro per favorire un ancor migliore impatto ambientale dello stabilimento sul territorio.

“Nel solo 2008 lo stabilimento ha prodotto farmaci per 54,3 milioni di euro, esportati in 4 continenti” – ha concluso Gennaro Di Lemma, Direttore dello stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi. “Il polo produttivo, che occupa 185 collaboratori, si distingue per gli alti livelli professionali e qualitativi raggiunti. Un esempio in tal senso è rappresentato dalla produzione di Rifampicina, antibiotico scoperto dalla ricerca Lepetit (oggi Sanofi-Aventis), che rappresenta una pietra miliare per la cura della tubercolosi. La produzione di Brindisi è destinata in gran parte al Sud Africa e ad altri Paesi del Sud del mondo, per offrire a prezzi di costo la terapia contro questa patologia dimenticata, ma ancora attuale”. Il Sito Pugliese di Sanofi-Aventis, infatti, partecipa attivamente al Programma di Accesso ai Farmaci promosso dal Gruppo a livello internazionale al fine di garantire il diritto alla salute nel mondo, a prescindere dalle condizioni socio-economiche dei diversi Paesi. Per questo motivo il Gruppo produce e distribuisce a prezzo di costo farmaci contro le cosiddette malattie dimenticate, come la tubercolosi o la malaria, che ancora oggi rappresentano un grave problema di salute pubblica in molti Paesi in via di sviluppo e la cui incidenza, negli ultimi anni, risulta essere in crescita anche in molti Paesi dell’Europa Occidentale. “La Sanofi Aventis è uno stabilimento importante – ha afferma il vice presidente della Regione Puglia Loredana Capone - che ha deciso di investire in ricerca ed innovazione tecnologica. E in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, la decisione da parte dell’azienda di creare ulteriori investimenti e di farlo a questi livelli di eccellenza è una decisione rispetto alla quale la Regione non può che tirare un sospiro di sollievo. E’ per questo che abbiamo finanziato un importante programma di ricerca - un contratto di programma - che sostiene ancora di più il rilancio non solo occupazionale, ma anche dal punto di vista della produzione di questa azienda.

Quindi la visita odierna non è solo un atto di piacere per la presenza di un importante stabilimento in questa città, ma un atto di fiducia e di speranza nella possibilità intanto che nuovi farmaci siano utilizzati in tutti e 5 i continenti e fondati su un’alta qualità e dall’altra parte nella speranza che ci sia un’occupazione stabile che, però, si rilancia anche attraverso la nuova tecnologia e la ricerca”. “Questo è uno stabilimento molto importante – ha detto nel corso dell’incontro l’assessore regionale alla sanità Fiore - che ha una produzione di eccellenza su un bacino gigantesco, visto che le cose prodotte qui vengono diffuse in tutto il mondo. Ma è importante non solo per questo, ma anche perché è possibile che le competenze maturate in questo stabilimento possano diventare chioccia per altre iniziative di tipo industriale sempre nel settore del farmaco nella nostra regione. Oggi non è solo una visita di cortesia che un tentativo di avviare un processo positivo di rapporti”.

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