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Il progetto è a cura del designer Bernardo Palazzo. In collaborazione con l’associazione di promozione sociale LUZZART – Syncretic Agency e promosso dal Comune e dagli operatori commerciali di Cisternino.

“Modificare la percezione dello spazio con interventi luminosi, mettere in evidenza le tracce del tempo sulla materia rifacendosi agli stili del passato e rielaborando raffinate operazioni di riciclo”.
Il progetto di gigantismo artistico del designer Bernardo Palazzo si ispira proprio a questo e nasce dall’idea di realizzare installazioni luminose lavorando sulle dimensioni e fondendo materiali legati alla storia del nostro artigianato, quali i ricami di crochet, con geometrie sferiche dai volumi pieni e vuoti, enfatizzati da contemporanei giochi di luce.
Il risultato è un inaspettato connubio tra la leggerezza dei ricami e delle luci e la grandezza delle installazioni collocate in spazi ristretti come vicoli e piazze.


Conservare la memoria di ciò che di buono incontra sulla propria strada, è la sua filosofia. Dare una seconda vita a ciò che è stato messo da parte rievocando dimensioni appartenute ad altri tempi o altri luoghi dando valore anche alle imperfezione, la sua vocazione artistica.

L’arte di Bernardo Palazzo prende ispirazione innanzitutto dalla natura. Natura che fa dell’errore il seme del cambiamento e dell’evoluzione della vita.
Diverse sono le linee e le collezione da lui create. Alcune si basano sul riutilizzo e reinterpretazione di materiali ed elementi del territorio. Come il “lampadario con i fisculi”, rinascita di filtri di forma circolare atti al filtraggio dell’olio nelle presse e il “pendaglio di setacci”, antichi setacci una volta usati per le sementi, dai disegni geometrici incisi a mano in sottili lamiere di ferro.

Altre linee invece sono create da zero e frutto del suo estro artistico, come la “linea diamante” di cui fanno parte oggetti fondati sull’utilizzo del tondino di ferro che partendo dal triangolo sviluppa strutture solide e resistenti.

Su due punti passa una retta su tre punti un piano. Negli oggetti della linea diamante viene affrontato il concetto di strutturalismo naturale, lì dove l’estetica corrisponde alla funzione trovando nel triangolo il punto di partenza costruttivo che porta alla creazione di forme tridimensionali. Da tre lati si passa a 4 a 5, dove l’aumentare dei lati è una necessità fisica. Infatti Bernardo Palazzo si ispira spesso a fenomeni fisici naturali nella realizzazione delle sue creazioni.

Rievocare epoche passate o dimensioni geografiche esotiche come nel caso del lampadario rosso “Bangkok” e un’altra delle connotazioni dei suoi oggetti che divengono così atemporali ed emozionali.  La luce è un elemento fondamentale nel suo lavoro come nel caso del “Cactus”, installazione che unisce elementi storici del territorio, come merletti e pizzi, a una forma fresca e contemporanea dai toni anche ironici che dona calore allo spazio. Bernardo Palazzo ha il suo studio in via Martina Franca, a Cisternino, e lavora prettamente su commissione e su misura.