Nell'ambito della rassegna "Giugno Savese 2019", il gruppo teatrale "Le fave nere" della Pro Loco Sava, ha messo in scena: " Lu filu e la lama, la storia capovolta ", commedia in tre atti che puntualizza l'Unità d'Italia e soprattutto le tragiche vicissitudini vissute dai meridionali, legate a quel singolare periodo italiano. A detta degli organizzatori non mancheranno, comunque, scene divertenti e soprattutto coinvolgenti, come il gruppo teatrale della Pro Loco, riesce a fare. La scrittura, la sceneggiatura, la scenografia e la regia è a cura di Lucy Contino, direttrice artistica della Pro Loco Sava. Una due serate di sano intrattenimento teatrale: venerdì 26 luglio avuto già luogo a Sava (Ta) presso il Laboratorio Urbano ex macello e a furor di popolo, lo spettacolo sarà replicato lunedì 5 agosto presso Piazza Trieste a Monacizzo, frazione di Torricella per la rassegna "Estate Torricellese 2019". Start ore 21,00.

 

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Lu filu e la lama?

«Fummo feriti e umiliati da coloro che nei libri, si definivano nostri liberatori e fratelli.

Fummo depredati delle nostre risorse, delle nostre fabbriche, e anche della memoria.

Ci vendicheremo ricordando ed onorando quei giovani che da subito compresero il perverso disegno,

si opposero e caddero da martiri».

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Ebbene sì, la loro storia sia da monito alle nuove generazioni: nell'immediato sopravvivono i forti, nel lungo termine, i loro errori. Non basta avere come idea l'unità di un paese, è necessario realizzarla senza appropriarsi della vita e della ricchezza altrui. L'equilibrio economico di un paese fu pesantemente distrutto come la lama un filo: non sono bastati 150 anni per ricostruirlo, mentre l'esodo di milioni di figli nostri, continua. Il laboratorio teatrale "Le fave nere", in seno alla Pro Loco di Sava, da anni studia e rappresenta la storia del paese e del territorio. Il teatro è lo strumento scelto per diffondere questo percorso e valorizzare le storie, le fiabe, le tradizioni che ci identificano. Rappresentare gli anni dell'unificazione d'Italia è stato una tappa obbligata, in quanto origine e causa dell'attuale assetto economico e sociale non solo di Sava e dei paesi limitrofi, ma di tutto il meridione. Nella commedia è descritto il diverso percorso vissuto da due sorelle, Pasanedda e Chicchina, durante gli anni 1860 – 1863, un aneddoto di cronaca, dunque. Le due, nonostante, rimarranno sempre in contatto fra di loro, saranno segnate irrimediabilmente dall'assedio, dalle scelte degli uomini che le accompagnano e dalla loro forza e modo di reagire agli eventi. Si sono rappresentati episodi realmente accaduti, in quel clima di sorpresa per i nuovi eventi e di voglia di cambiamento che sempre illude le persone a credere in un futuro migliore. Questa rappresentazione, a detta degli organizzatori, vuole testimoniare l'asservimento violento di un popolo pacifico, realizzato da Garibaldi ed idealizzato da anni da liberali e massoni mentre erano al sicuro nei loro palazzi. Finì così, miseramente, la nostra fiorente economia contadina e divenimmo una colonia piemontese. Nella rappresentazione, come di consueto, non mancancheranno momenti di leggerezza che, sempre sono presenti nella vita di ognuno di noi.

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Ed ecco il cast completo dei personaggi e interpreti:

Padre Annibale - Sergio Gaetani

Nino ll soldato - Cosimo Contino

Assuntina - Valeria Contino

Niculina - Caterina Storino

Massaru Cosimu - Luigi My

Pasanedda - Patrizia Sammarco

Chicchina - Barbara Basetti

Ciru - Damiano Traetta

Roccu - Tonino Buccoliero              

Franciscu e II soldato - Davide Zizza

Michela - Angela Sammarco

Bimba - Asia Enna        

Achituccia - Antonella Lomartire

Sarina - Annamaria Gioia

Sindaco - Antonio De Cataldo  

Gruppo musicale Associazione Terra Rossa

Suggeritrice - Lucy Contino

I costumi di scena sono a cura di Alessandra Rossetti e Laura Ludovico.