“Lo sviluppo del Gargano significa benessere e crescita per tutta la provincia e per l’intera Puglia – spiega Ragni – In scala, questa è un’area che presenta la principale caratteristica e potenzialità della Capitanata, vale a dire l’estrema varietà e la straordinaria ricchezza di un territorio che offre letteralmente mari e monti: 2100 chilometri quadrati di paesaggi straordinari, colture agricole uniche e preziose. Dobbiamo essere in grado di tematizzare e specializzare l’offerta turistica creando reti che uniscano e presentino il Gargano nel suo insieme. Il Gargano conta 16 comuni, 210mila abitanti e mette insieme un patrimonio che ha numeri d’eccezione: sette abbazie d’interesse europeo, tra cui la più antica d’Italia, quella di Kàlena; nell’itinerario dell’arte della fede abbiamo conventi, santuari, basiliche e cattedrali che il mondo c’invidia. Castelli, palazzi storici e siti archeologici sono una ricchezza assoluta che ancora non è stata valorizzata appieno per creare opportunità di crescita culturale e occupazionale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}I siti d’interesse naturalistico e gli eventi che raccontano tradizioni e vocazioni devono essere messi in rete, integrati in un’offerta sistemica del territorio, solo in questo modo è possibile creare benessere, stabilendo interconnessioni stabili fra il turismo, la valorizzazione di qualità e tipicità del settore agroalimentare, la realizzazione del brand “Gargano” capace di esprimere appieno le sue caratteristiche anche per il settore ittico, del commercio e dell’export. Il Gargano è una filiera di cose straordinarie da riorganizzare come un tutt’uno, dalle biblioteche storiche ai musei, dai piatti tipici alle espressioni più autentiche delle radici culturali di un’area vasta e territorialmente variegata”. “ A questo proposito, voglio rispondere pubblicamente agli amici del Carpino Folk Festival circa il progetto inerente l’Auditorium della Musica Popolare del Gargano. Anch’io, come loro, ritengo che la cultura sia una priorità. In 15 anni, ci hanno regalato una manifestazione che riscopre e reinterpreta la tradizione del linguaggio musicale garganico. L’idea per cui si sono mobilitati è stato promosso all’interno del piano strategico di area vasta. Mi farò portavoce del progetto in Consiglio regionale e col presidente Vendola. So che Nichi ha valutato con favore una proposta che nel nuovo governo della regione che andrà a presiedere dovrà essere messa concretamente in cantiere”.