Tono allegro ma puntuale per il rientro in ufficio dopo le vacanze post-elettorali e inizio delle consultazioni per comporre la nuova giunta. Turco e Bonino tra gli assessori? “Fantapolitica”. Udc? “Mi pare che la oppositività al governo delle destre si sia attenuata nelle ultime settimane ma questo non mi impedirà di avere colloqui con l’Udc. Io ho sempre voglia di colloquiare con le aree centriste moderate. Naturalmente come tutti, osservo i movimenti che accadono sulla scena politica”. Il Consiglio regionale a 70 o 78? “Un guazzabuglio giuridico”. Ma dal primo giorno di lavoro arrivano due indicazioni precise: “Il mio sarà un governo di assoluta qualità” e in giunta “spazio alle donne”. In attesa del confronto con la coalizione (il primo con Blasi, segretario Pd, serv. a pag.3), “ho ragionato di qualità politica, del profilo riformatore che deve avere questo governo che deve esser capace di rappresentare un saldo punto di riferimento politico e morale per i pugliesi”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}E ancora: “Per me il dato fondamentale è che il governo acceleri l’idea della Puglia come laboratorio sociale, ambientale e di buona politica”. Sulla giunta bis che includerà “personalità non direttamente legate alla vita politica esplicita ma che rappresentano un punto di riferimento generale a cui non intendo rinunciare” e con “ovvie conferme” (tra i suoi attuali esterni: Viesti, Godelli, Barbanente, Fiore, Terrevoli, Capone e Amati), “la mia ambizione è di fare non un passo indietro ma uno in avanti nella rappresentanza di genere”. Dunque, “poiché continua a permanere una condizione di scandalosa discriminazione di genere nelle forme di rappresentanza, 3-4 donne, indicando anche la necessità di porre mano a un cambiamento delle regole elettorali, bisogna insistere nella costruzione di un governo sul sulla parità di genere”.

Barbara Minafra da quotidianopuglia.it