Quella che viene presentata in questi giorni e' un'opera monumentale, frutto di ricerche certosine e di severa applicazione scientifica, di valore documentario assoluto.

{affiliatetextads 1,,_plugin}I proverbi, i detti popolari, i motteggi - ha proseguito - appartengono a quel patrimonio culturale immateriale che trova le sue origini nell'esigenza della societa' di garantire una continuita' e un rafforzamento delle identita' regionali e nazionali e che la sensibilita' odierna porta a riconoscere come patrimonio universale dell'umanita'. Come rappresentante della Regione Puglia al Congresso dei Poteri Locali e Regionali d'Europa del Consiglio d'Europa, ho documentato in seno alle Commissioni sull'Educazione e sulla Cultura, al pari dei miei colleghi europei, il lavoro che il Consiglio e il Governo regionale hanno svolto in questi anni per tutelare e valorizzare il patrimonio ''sapienziale'' popolare.

Il dialogo interculturale e' foriera di risultati sorprendenti non solo per la forza e la liberta' delle espressioni culturali, ma anche per il fatto di coinvolgere tutti i livelli della societa' nel processo creativo.

In questo senso - ha concluso Marmo - la predisposizione e la divulgazione di un atlante ricco come quello del professore Franceschi, rappresenta certamente uno dei maggiori e piu' duraturi contributi alla storia del nostro Paese''.

ASCA