L’esperienza dei Bollenti Spiriti, la ripresa del turismo, l’Ilva di Taranto costretta a dimezzare le emissioni di diossina, le politiche concrete per la famiglia, la stabilizzazione di migliaia di precari, l’Università dell’idrogeno, l’aver dato speranza alla importante risorsa dei giovani, la nuova occupazione in campo ambientale con la scelta dello sviluppo delle energie rinnovabili, hanno rappresentato e devono continuare a rappresentare il cambiamento di questa Regione che ormai non è più un agglomerato di tante periferie. Noi ci sono parole per descrivere il lavoro, il progetto di questo “Rinascimento pugliese”, l’attività e lo spessore di un politico, Vendola, che tutta l’Italia ci invidia.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Uno slogan recita: “non s’interrompe un’emozione”. Questi anni non sono stati solo un’emozione, ma, un autentico laboratorio dove le idee progetto come la pianificazione territoriale partecipata, la difesa del territorio, le politiche ambientali e le fonti rinnovabili hanno trovato riscontro nelle politiche regionali e interlocutori attenti nel mondo dell’impresa. Questo è stato per me, per noi, il Governo Vendola. Ed è per questo che non si può stare fermi a cercare un’alternativa che non c’è a fronte di una straordinaria esperienza di governo dell’intero centrosinistra. Né, la ricerca della costruzione - pur necessaria - di un’alleanza partecipata che riscatti il Sud dalla sua marginalità può, senza motivo, escludere Vendola dal progetto di cui è promotore.

La Puglia non è il free shop della politica, né una Regione da barattare. La Puglia di Nichi Vendola è la Puglia che abbiamo costruito in questi anni, è la Puglia che si batte per la tutela dei beni comuni, dell’aria, dell’acqua, dei diritti sociali, civili, del lavoro e della sua dignità. Non è solo un’emozione, quindi, ma la dimensione di un’esperienza individuale e collettiva - da rilanciare - di un governo di centrosinistra che ha inaugurato un altro e differente destino di una regione del Sud, la nostra.

(*) Sindaco di San Marco in Lamis ed esponente di spicco del Partito Democratico di Capitanata