“Guardiamo con estrema attenzione al confronto istituzionale che Equitalia ha dichiarato di voler avviare a breve in materia di debiti fiscali e contributivi delle imprese agricole, tema questo più volte sollecitato non solo come Regione Puglia ma anche in qualità coordinatore degli assessori all’agricoltura delle Regioni Italiane”. È quanto dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno in merito alla notizia diffusa da Equitalia sull’apertura a breve di tavoli di confronto istituzionale per affrontare le questioni segnalate dai rappresentanti del comparto agricolo della Puglia e della Basilicata, specificatamente le difficoltà dei lavoratori e delle imprese con debiti di carattere fiscale e contributivo.
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BARI - Il decreto Milleproroghe costa 55 milioni al Porto di Bari. Tra i finanziamenti che saranno revocati in conseguenza del nuovo comma 2-nonies c’è infatti quello relativo alla colmata esterna tra il terzo e il quarto braccio. È un’opera che l’Autorità portuale del Levante aveva messo in stand-by, sperando di poter spalmare i soldi su altri interventi ritenuti più urgenti. E intanto, slitta di almeno due mesi l’aggiudicazione del raddoppio di Marisabella: dopo aver perso al Tar, l’Ati Vittadello- Matarrese ha infatti presentato il secondo ricorso al Consiglio di Stato.
I fondi tagliati, dunque. Una disposizione del Milleproroghe prevede che «entro il termine del 15 marzo 2011 sono revocati i fondi statali trasferiti o assegnati alle Autorità portuali per la realizzazione di opere infrastrutturali, a fronte dei quali non sia stato pubblicato il bando di gara per l’asse gnazione dei lavori entro il quinto anno dal trasferimento o dall’assegnazione».
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"Centomila euro rappresentano un primo passo apprezzabile, ma allo stesso tempo alquanto timido e per il momento certamente non consono all’entità dei danni provocati dall’alluvione. Ci auguriamo che sia solo l’inizio di una serie di piani mirati a restituire ai cittadini di Ginosa e dei territori martoriati dal maltempo quanto perduto nei giorni scorsi. La speranza è, dunque, che la Giunta Regionale dia seguito all’iniziativa stanziando al più presto nuovi fondi a favore di chi è rimasto senza un alloggio e di chi ha visto, come nel caso del settore agricolo, seriamente compromessa la propria attività lavorativa”.
La Regione Puglia ha riconosciuto un "contributo straordinario" di 100.000 euro al Comune di Ginosa (TA) e al Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, che hanno sostenuto spese per far fronte alle attività di soccorso ed assistenza subito dopo l´alluvione che ha interessato il territorio di Ginosa Marina nei giorni scorsi. Lo comunica l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, relatore del provvedimento di concerto con l'Assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo. "Il nostro primo dovere lo abbiamo tempestivamente compiuto, così come mi ero impegnato a conclusione del sopralluogo di sabato scorso - ha detto l'assessore Amati.
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Ieri mattina la giunta provinciale ionica, convocata dal vicepresidente e assessore ai Lavori pubblici Costanzo Carrieri, ha ratificato la richiesta dello stato di calamità naturale per il nubifragio che nei giorni scorsi ha messo in ginocchio buona parte del versante occidentale della Terra Ionica. "Il nostro atto deliberativo – spiega lo stesso Costanzo Carrieri – sarà inviato nelle prossime ore al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al quale chiediamo di sollecitare la presidenza del Consiglio dei ministri affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale. Altre regioni, come Veneto, Campania e Liguria, alle prese con problemi simili, hanno già ottenuto quello che noi oggi chiediamo.
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“Nonostante i miglioramenti evidenziati negli ultimi anni, è bene non abbassare la guardia e continuare a lavorare per condizioni lavorative che garantiscano la salute e la sicurezza, affinché diventino patrimonio comune e diffuso in tutti i settori lavorativi, senza distinzione di genere o di dimensioni aziendali”. Il Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, analizza così i primi dati sugli infortuni sul lavoro in Italia, che segnano una flessione dell’1,9% nel 2010 rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 775 mila, con una diminuzione di 15 mila eventi. Sempre nel 2010, sul versante degli infortuni mortali, si è scesi sotto la soglia dei mille incidenti: per la precisione 980, con una flessione, rispetto al 2009, del 6,9%.