Non solo Beethoven nel programma ideato dal direttore artistico e principale Marcello Panni: così come nel precedente concerto, infatti, ritorna il compositore russo Aleksandr Borodin con lo schizzo sinfonico Nelle steppe dell’Asia centrale, seguito dal Concerto in si min. per violoncello e orchestra op. 104 di Antonin Dvořák e dalla Sinfonia n. 7 in la magg. op 92 del genio di Bonn, a cui è dedicata l’intera rassegna leccese che sta riscontrando un ottimo successo di pubblico.