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The Fottutissimi - è uscito il nuovo singolo "Limiti"

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By Mario Battiston
Mario Battiston
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
18 Novembre 2025
Visite: 11

FOTO BAND credit Erica Falcinelli

The Fottutissimi - è uscito il nuovo singolo "Limiti"

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Sulle tracce di Giuseppe Manzo

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By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Novembre 2025
Visite: 35

Dopo gli appuntamenti a Novoli, Supersano e Ruffano il quarto appuntamento si terrà nella Basilica di Santa Maria de finibus terrae a Leuca sabato 22 novembre a partire dalle ore 19 con ingresso libero. La Vergine Maria nelle opere di Giuseppe Manzo dall’iconografia bizantina alla cartapesta sarà il tema dell’incontro, introdotto dall’operatore culturale Antonio Manzo, che vedrà gli interventi di Don Fabrizio Gallo direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e di Don Stefano Ancora rettore del Santuario di Santa Maria di Leuca. Modera Antonietta Fulvio.

Annunciazione di Giuseppe Manzo basilica di Santa Maria de finibus terrae

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Alberobello celebra la Giornata Nazionale dell’Albero 2025 Una mattinata di educazione ambientale e partecipazione civica per valorizzare il verde cittadino e portare attenzione al tema della sostenibilità

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By caterina
caterina
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Novembre 2025
Visite: 11

L’Assessorato al Verde Pubblico e quello all’Istruzione del Comune di Alberobello promuovono anche per quest’anno la Giornata Nazionale dell’Albero, prevista per venerdì 21 novembre 2025, dalle ore 10.00 alle ore 11.30, presso piazzale Agrusti.

Istituita con la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, la ricorrenza rappresenta un importante momento di educazione ambientale e di partecipazione civica, volto a diffondere la consapevolezza del valore degli alberi nella tutela dell’ambiente, nella qualità dell’aria e nella lotta ai cambiamenti climatici.

La Città rinnova così la propria adesione all’iniziativa nazionale, organizzando una mattinata dedicata alla piantumazione simbolica di alberi e alla riflessione collettiva sul significato della cura del paesaggio e della biodiversità.

L’evento si propone di promuovere la cultura ecologica tra i giovani e la cittadinanza, valorizzare le aree verdi comunali come luoghi di comunità e di educazione civica e rafforzare il senso di appartenenza al territorio e la responsabilità condivisa nella sua cura.

Alla giornata prenderanno parte l’Istituto Comprensivo "Don D. Morea - L. Tinelli", con studenti e docenti impegnati in attività didattiche sul tema ambientale, il Reparto dei Carabinieri Forestali, che offrirà un contributo educativo sul ruolo del corpo nella tutela del patrimonio naturale, l’Associazione Legambiente Alberobello e Coreggia, da sempre attiva nella sensibilizzazione e nel volontariato ambientale, e l’Associazione “One More Tree”, impegnata nella riforestazione e nella promozione della piantumazione di nuovi alberi.

Nel corso della mattinata sono previsti interventi istituzionali e testimonianze dei partecipanti, attività simboliche di piantumazione di nuove essenze arboree, momenti di educazione ambientale curati dalle associazioni e dai Carabinieri Forestali e la presentazione di riflessioni e lavori degli alunni dell’Istituto “Morea-Tinelli”.

L’organizzazione dell’evento è curata dall’Assessorato all’Ambiente, con il supporto degli Uffici Comunali competenti. L’Amministrazione promuoverà l’iniziativa attraverso i canali istituzionali, invitando tutte le cittadine e i cittadini a partecipare.

Con questa celebrazione, Alberobello rinnova il proprio impegno per la tutela dell’ambiente e la promozione della sostenibilità, consapevole che investire nel verde significa investire nel futuro.

Ricordando le parole della poetessa Lucy Larcom: “Chi pianta un albero, pianta una speranza!”

Il teatro di Goldoni prende vita nella Distilleria con lo spettacolo “Son Io Cosa Vostra? Maschere, musica e… donne: Goldoni oggi”

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By Teatro
Teatro
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Novembre 2025
Visite: 8

Mercoledì 19 novembre, alle ore 20, nella Distilleria di San Cesario di Lecce, la Compagnia Hellequin, ospite di Teatri a Sud di Astràgali Teatro, porta in scena “Son Io Cosa Vostra? Maschere, musica e… donne: Goldoni oggi”.

Un omaggio alla donna, risultante da un puzzle di citazioni goldoniane, scelte per la loro modernità e non a caso collegate tra loro da una bella serie di canzoni pop dell’immaginario collettivo attuale, eseguite dal vivo. Un’ora di estremo coinvolgimento, che lascia allo spettatore una sorta di voglia di “cantare al femminile”, con ammirazione e rispetto, ma senza facile retorica. Basato su alcuni ritratti femminili di Carlo Goldoni, resi assolutamente contemporanei nel linguaggio e nelle movenze, lo spettacolo è stato composto e arrangiato da Ferruccio Merisi secondo un ordito emozionale e logico brillante e sorridente, a tratti poetico e profondo, che comunque non abbandona mai la vena comica. Le attrici Lucia Zaghet, Giulia Colussi e Daria Sadovskaia, con i musici in scena Alice Gaspardo e Jacopo Pittino, si destreggiano agevolmente tra musica, prosa e movimento, interpretando un’infinità di personaggi, grazie anche all’ausilio di maschere inedite e affascinanti, da loro stesse create durante il processo di creazione, a coronamento della meditazione sugli stessi personaggi.

La Compagnia Hellequin, prodotta da sempre dalla Scuola Sperimentale dell’Attore, è oggi una fucina di spettacoli artigianali di alta qualità. È molto apprezzata per la ricerca sulla Nuova Commedia dell’Arte, per la sperimentazione di linguaggi assolutamente contemporanei, la capacità di confronto scientifico con tutte le tradizioni teatrali del mondo, l’inedita ed efficace metodologia dedicata all’uso “vivo” della parola in scena. Ricava nuove drammaturgie riscrivendo testi d’autore o realizzando scritture originali. La Compagnia ha sinora recitato e insegnato in diciotto paesi di quattro continenti.

Teatri a Sud è realizzata da Astràgali Teatro, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.

Ingresso 5 euro. Consigliata la prenotazione. Per info: Tel. 389.2105991, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.astragali.it, www.distilleriadegiorgi.eu.

 

“Elements” è il calendario Pirelli 2026 di Sølve Sundsbø

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By Franco Gigante
Franco Gigante
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
15 Novembre 2025
Visite: 9

Praga. Il Calendario Pirelli 2026 è stato presentato presso la Municipal House di Praga, realizzato dal fotografo e regista norvegese Sølve Sundsbø.

«È un po' come ricevere un premio e poi doverlo meritare in seguito – ha commentato Sundsbø – Considerando il pantheon di fotografi che l'hanno realizzato prima di me, è qualcosa che fa sentire una certa responsabilità. Ma è anche un grande onore, del quale sono profondamente grato».

Le 22 fotografie che compongono il calendario ritraggono 11 protagoniste del mondo del cinema, della moda, dello sport e della musica: l'attrice e filmmaker italo-americana Isabella Rossellini, l'attrice italiana Luisa Ranieri, la top model ceca Eva Herzigová (presente nelle edizioni 1996 di Peter Lindbergh e 1998 di Bruce Weber), la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, l'attrice scozzese Tilda Swinton, l'attrice britannica Gwendoline Christie, la cantautrice britannica FKA twigs, la stilista ed ex modella inglese Susie Cave (già apparsa nelle edizioni di Clive Arrowsmith del 1991 e di Helmut Newton del 1986, presentata nel 2014), la modella russa Irina Shayk, la modella e attrice cinese Du Juan (già nel calendario 2008 di Patrick Demarchelier) e l'attrice portoricana Adria Arjona.

«Un elemento essenziale è rappresentato dal fatto che sono tutte donne, non giovani modelle – ha precisato Sundsbø – Sono persone con esperienza e mature che rispetto profondamente per il loro lavoro: alcune volevo incontrarle e fotografarle per la prima volta, altre le conoscevo già e desideravo fotografarle di nuovo; è stato un po' come chiedersi: chi inviteresti a cena?».

Giunto alla sua cinquantaduesima edizione, il nuovo “The Cal” esplora la connessione tra l'essere umano e la natura; le sue protagoniste sono ritratte come incarnazioni simboliche degli elementi naturali, terra, aria, fuoco e acqua, ma anche di forze più intangibili, come l'energia, l'etere, la luce.

 «Non volevo essere troppo letterale, il calendario non si limita ai quattro elementi tradizionali – ha osservato – Ho voluto catturare emozioni, istinti e stati d'animo che sono centrali nella vita umana: il desiderio di libertà, la curiosità, la sete di conoscenza, potremmo chiamarla così, una sorta di mistero, immaginazione, passione, il desiderio di emancipazione, il legame con la natura e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio. È un modo per connetterci a qualcosa da cui proveniamo. Obiettivi ambiziosi, ma ho voluto provarci».

Sundsbø ha iniziato a fotografare in aprile tra la spiaggia di Holkham nel Norfolk e la campagna dell'Essex, per poi proseguire il lavoro in studio tra Londra e New York. Ed è in studio che, da grande appassionato di tecnologia e sperimentatore, ha utilizzato i sistemi 3D più avanzati per riproporre le suggestioni dei paesaggi dell'Essex e del Norfolk, i tramonti, le nuvole, il fuoco, l'acqua, quali sfondi delle protagoniste del suo progetto. Ogni personaggio ha interpretato un elemento contribuendo alla costruzione del proprio ritratto insieme al fotografo, che ha colto le emozioni e le diverse fisicità di ciascuno.

«Ho voluto fotografare donne mature, con esperienza e profondità, donne che rispetto profondamente per ciò che rappresentano – ha puntualizzato – Alcune di loro desideravo fotografarle da tempo, altre sono volti che avevo già ritratto e che ho voluto reinterpretare. Sono noto per restare all'aperto nel cuore della notte sotto la pioggia, a osservare un temporale, anche troppo a lungo. Amo l'idea romantica esplorata dai pittori del XIX secolo come Caspar David Friedrich, della connessione tra l'essere umano e la natura. Credo si possa chiamare una sorta di mistero, immaginazione, passione, il desiderio di emancipazione e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio».

È proprio questa connessione a ispirare la visione di Sundsbø nella realizzazione del calendario Pirelli 2026: ha iniziato a creare un contesto concettuale basato sugli “elementi”, in particolare terra, acqua, aria, fuoco ed etere, insieme ad altri aspetti della natura.

«Non credo nel procedere troppo letteralmente – ha proseguito Sundsbø – Il calendario non parla di terra, vento, fuoco e acqua; è un modo per riconnetterci alle nostre origini».

Il cast è ritratto in uno scatto che include un tema naturale o legato agli elementi, definito in un processo in collaborazione tra il fotografo e il soggetto ritratto.

Il ritorno di Jovanotti con "Niuiorcherubini" e "L'arca di Loré"

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By Franco Gigante
Franco Gigante
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
14 Novembre 2025
Visite: 13

Roma. Jovanotti torna a sorpresa con un nuovo disco e annuncia un nuovo tour.

Il disco si intitola “Niuiorcherubini”, in uscita da Island Records il 20 novembre prossimo su tutte le piattaforme digitali e qualche settimana dopo su supporto fisico, un album nato in soli sei giorni di jam session a New York, nell’ottobre 2025, registrato in presa diretta su nastro analogico, senza sovraincisioni e senza correzioni, un disco libero, urgente, istintivo.

«New York è un punto di partenza di questo viaggio – ha attaccato il Jova – Ho affittato uno studio per una settimana senza l’idea di fare un disco che è poi nato dopo 4-5 giorni, registrato con il sistema analogico».

Il titolo dell’album è un omaggio a “DallAmeriCaruso” di Lucio Dalla ed è un viaggio sonoro e sentimentale dentro la città madre della musica: New York; ogni brano è nato da un incontro, da un’idea lanciata e catturata in tempo reale, in uno studio di Brooklyn dove la parola chiave era “suonare, non pensare”.

«Sarà un grande successo, tutto suonato – ha precisato – Il sound è favoloso e sono sicuro che ci sono brani buoni: è pieno di sorprese per sfuggire alle cose programmate, una musica senza tempo che si potrà ascoltare anche fra 20 anni; è un disco che ha voglia di musica, divertente, vero, è molto funk, e non manca una malinconia romantica».

Le canzoni sono nate da appunti nel cellulare, frasi appuntate per strada, ritmi improvvisati, linee di basso scoperte in un pomeriggio e diventate brani interi in due take; il disco racconta la ricerca della musica più vera, un ritorno alle origini istintive del ritmo e della parola, un viaggio dentro la metropoli e la mente. Ogni take era una fotografia emotiva: se funzionava, restava così com’era. È la colonna sonora naturale dell’Arca di Loré: viva, imperfetta, vera, energetica e in movimento.

Ecco “L’arca di Loré” è il nuovo progetto di Jovanotti, un viaggio musicale e simbolico, una festa itinerante che nel 2026 lo porterà in tutto il mondo fino a Roma, dove il viaggio si concluderà o forse ricomincerà, con Jova al Massimo, al Circo Massimo, nella sua città natale approdo finale dell’Arca; è un progetto che unisce musica nuova, pedalate, incontri, avventura, gioia, balli, feste ed è pensato come un racconto collettivo di tutti coloro che saliranno sull’Arca e lo vorranno scrivere.

«A Roma ci sono nato e ci ho vissuto fino a 19 anni e se è vero che tutte le strade portano a Roma e da Roma che parto, una strada che facciamo insieme – ha rivelato – Siamo all’inizio di qualcosa e il tempo che condividiamo, il marketing della depressione».

Un giro del mondo, e poi dell’Italia, come un nuovo Cantagiro, ma in bicicletta: una carovana di ruote e canzoni, di ritmo e respiro.

«Me la faccio tutta in bici con chiunque vorrà unirsi a questa carovana – ha riflettuto – Mi viene in mente il Cantagiro con Celentano e Morandi, una cosa bellissima, o Mogol e Battisti che fecero a cavallo da Milano a Roma: tutto da immaginare con un bellissimo racconto con la mia passione per la bici con cui ho girato il mondo e vorrei interessare la politica alla ciclovia da attraversare tutta l’Italia che è bellissima, per incontrare le persone, fino alla grande festa ogni fine settimana».

Le tappe italiane di L’Arca di Loré - Jova Summer Party sono il 7 agosto con la partenza da Olbia (Arena Sound Park), 12 Montesilvano (Music Arena), 17 Barletta (Music Arena), 22 Catanzaro (Calabria Music Arena), 29 Palermo (Ippodromo La Favorita), 5 settembre Napoli (Ippodromo Dagnano) e il 12 Roma (Circo Massimo, Jova al Massimo).

«Con me ci sarà una band per andare controcorrente con i fiati e musicisti fantastici – ha sottolineato – Voglio portare in giro la mia musica e non vedo l’ora di trovare la gente e gettarmi fra le sue braccia: sarà un grande tour perché il Jova Summer Party non è solo un concerto ma una festa sui prati e io ci sarò sempre ad interagire all’interno del villaggio, con spazi da 50 mila persone».

La musica inizierà fin dall’apertura, con artisti internazionali, dj e realtà locali che costruiranno una scaletta unica, sempre diversa, per ogni party.

Le porte del Jova Summer Party apriranno nel primo pomeriggio: ci saranno aree di intrattenimento con giochi, zone relax e sorprese continue. Il villaggio food & beverage offrirà una selezione di food truck e specialità regionali, con proposte di alta qualità e una particolare attenzione alle eccellenze gastronomiche dei territori attraversati dal tour.

«A settembre dell’anno prossimo compirò 60 anni ma non lo festeggeremo – ha osservato – Il viaggio con L’arca di Lorè non è per scegliere ciò da salvare ma ciò da portare nel futuro, salvare la musica e il ritmo e quest’arca la voglio portare dove non è mai arrivata: andremo a suonare la mia musica per inseguire una sensazione e un calore. Noè è morto a 950 anni e disse che la vita è breve».

Dopo i 600.000 spettatori del PalaJova, Lorenzo finalmente riparte e ancora una volta reinventa ancora una volta l’idea stessa di tournée.

«La mia generazione è cresciuta con la certezza razionale, con l’idea di progresso e di qualità della vita – ha confidato – Ho una sensazione reale di catastrofe e ho deciso di reagire e di cercare una soluzione di andare a vedere il mondo, mettermi in movimento, comunicare energia attraverso la musica e il divertimento, continuare la speranza, come papa Francesco che ci ha lasciato un messaggio di speranza».

Infine Jovanotti si è soffermato sul prossimo festival di Sanremo.

«Il Festival di Sanremo non è previsto anche se io amo Sanremo – ha sentenziato – Ci tornerei come conduttore insieme a Fiorello se tornasse a Sanremo».

È un viaggio che nasce dal desiderio di tenere acceso il fuoco della scoperta, di guardare la musica da prospettive diverse, di non dare mai per scontato il proprio posto nel mondo della musica.

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