Ennesime presenze importanti sul palco salentino, che seguono ai prestigiosi nomi già intervenuti (Accardo, Zilberstein, Lonquich, Caetani, Petrushansky) e che testimoniano l’ottimo successo di pubblico che la rassegna sta riscuotendo. Attesa l’esibizione del clarinettista di origine piemontese, che giunge nel Salento dopo un’intensa attività artistica nei maggiori teatri internazionali come gradito è il ritorno sul podio del giovane direttore tarantino, già impegnato nella Stagione Lirica dello scorso febbraio alla guida di “Don Pasquale”.

GLI OSPITI • Giampiero Sobrino nasce in Piemonte nel 1965 e, parallelamente agli studi umanistici, si diploma col massimo dei voti presso il Conservatorio di Alessandria. Grazie alle sue spiccate qualità tecnico-musicali si impone da subito in importanti competizioni internazionali, diventando primo clarinetto solista nell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino a soli 20 anni. La sua intensa attività artistica gli ha consentito di collaborare con i più grandi Direttori dei nostri tempi e di svolgere anche attività di didattica nei Conservatori di Stato, nella Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e in Master Class in Italia, Francia e Spagna. Nato a Taranto, Alfonso Scarano è laureato al Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia. Attualmente è direttore ospite de “I Virtuosi di Praga” nella Repubblica Ceca e, seppur giovanissimo, vanta un ricco curriculum. Ha diretto, infatti, numerose orchestre in Italia e in tutta Europa (tra cui anche la stessa orchestra leccese durante la Stagione Lirica appena conclusa), conducendo altresì una vasta gamma di produzioni operistiche.

LE OPERE • Le Danze Slave sono una serie di 16 pezzi per orchestra cha hanno consacrato la fama di Antonín Dvořák, composti nel 1878 e pubblicati in due parti (Op. 46 e Op. 72). Ispirato dalle Danze ungheresi di Johannes Brahms, il compositore ceco le scrisse inizialmente per pianoforte a quattro mani per poi orchestrarle successivamente ottenendo un ottimo successo. I pezzi, fortemente nazionalisti e che includono danze tipiche come il “furiant”, la “dumka” o la “mazurka”, sono oggi sono tra più famosi del repertorio. A seguire il Concerto per clarinetto e orchestra del compositore contemporaneo Aaron Copland, durante il quale il clarinetto solista di Giampiero Sobrino dialogherà con l’Orchestra; per concludere con la Sesta Sinfonia, la “Pastorale” composta tra la fine del 1806 e l’inizio del 1807 ed eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, penultima esecuzione del ciclo integrale delle nove sinfonie beethoveniane.

Scritta in contemporanea alla Sinfonia n. 5 e composta da cinque movimenti (Allegro ma non troppo, Andante molto mosso, Allegro (Scherzo), Allegro (La Tempesta), Allegretto), è una delle opere più popolari e conosciute, fortemente caratterizzata dal profondo sentimento romantico che porta Beethoven ad inchinarsi di fronte alla bellezza del mondo e della natura e ringraziare il suo Creatore.