I tagli selvaggi ai finanziamenti per le università sono stati al centro degli interventi del rettore di Lecce, Laforgia, di Foggia, Volpe e del Politecnico, Costantino. Dagli interventi dei numerosi ricercatori è emersa con forza una richiesta, che è il contrario dell’assistenzialismo di cui spesso vengono accusati: la necessità che la Regione Puglia porti al confronto con il governo centrale le istanze di queste migliaia di lavoratori. Quasi la metà dei docenti universitari è infatti condannata a non avere un futuro accademico, che in realtà significa negare un futuro all’università pubblica del nostro Paese.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Della necessità di aprire al più presto un tavolo politico-tecnico che coinvolga tutti i protagonisti della vicenda universitaria si è detta convinta l’assessore Sasso, che riportando anche una precisa volontà del presidente Vendola, si è impegnata a mettere in agenda in tempi brevi questo impegno. La Regione Puglia continuerà come in passato a sostenere il sistema universitario pugliese, nelle forme e nei modi più appropriati. Continuare la cura del futuro della regione passa attraverso l’impegno a fare di questo sistema un volano di sviluppo e un serbatoio di intelligenze, cui attingere per garantire alle università quel ruolo che storicamente spetta loro.(comun.)