L'odg è stato sottoscritto dai capigruppo della maggioranza di Pd, Sel, Idv, e Puglia per Vendola e per la minoranza da quelli di Udc e da un solo esponente (il consigliere Buccoliero) del gruppo Moderati e Popolari. Rocco Palese aveva invece abbandonato l'aula consigliare perchè secondo la sua denuncia "le urla delle persone che protestavano non li consentiva di svolgere serenamente la sua funzione". Una scelta che ha fatto infuriare i precari che manifestavano all'esterno, che hanno temporaneamente bloccato le uscite e l'accesso al garage.

"Il Consiglio regionale della Puglia - è scritto nell'ordine del giorno approvato all'unanimità dei presenti - individua nella lotta alla precarietà e alla restrizione della tutela e dei diritti dei lavoratori il punto più significativo del suo impegno istituzionale, in una fase caratterizzata da una crisi che non può essere affrontata senza rimettere al centro la qualità del lavoro come condizione necessaria per lo sviluppo".

{affiliatetextads 1,,_plugin}"La vicenda delle internalizzazioni in sanità - è detto ancora nell'odg - parla di questo, ma anche delle violazioni del mercato della qualità e della economicità dei servizi". Proprio per questo insieme di ragioni "il Consiglio della Regione Puglia - si legge - ritenne all'unanimità, con la legge 4/2010, tutelare il processo già avviato con l'estensione della clausola sociale alle società in house, la cui natura privatistica è oggi oggetto di contenzioso davanti alla Corte Costituzionale". "Il Governo nazionale - è detto nell'odg - ad oggi non ha inteso aprire un confronto finalizzato a verificare efficacia ed efficienza della soluzione individuata sia dal punto di vista qualitativo che economico. Nemmeno la proposta intermedia, normativamente realizzata il 22 settembre 2010, con la quale si intendeva contribuire ad una riduzione delle possibili tensioni derivanti dal blocco delle internalizzazioni ha incontrato disponibilità al confronto".

"Oggi - è detto ancora nell'odg - il Consiglio regionale chiede pertanto al Governo nazionale di distinguere tra la vertenza tecnico-giuridica di fronte alla Corte e il riavvio del processo di internalizzazione in sanità, attraverso una modifica dell'accordo di programma sul piano di rientro, attivando immediatamente quel confronto di merito più volte sollecitato. Impegna la Giunta regionale ad attivare ogni strumento e ogni procedura atta a conseguire questo obbiettivo". "Questa - si conclude nell'odg - è l'unica soluzione in grado di ridare una speranza ai lavoratori e di ricostruire un terreno di fiducia tra loro e le istituzioni".