{affiliatetextads 1,,_plugin}Aldo Pugliese, Segretario della UIL di Puglia e di Bari, commenta così la notizia apparsa quest’oggi sulla stampa riguardo alla riduzione dei rimborsi spese da parte della Regione Puglia. Taglio, peraltro, che non porterà alcun vantaggio all’economia pugliese, giacché i fondi recuperati sono stati già “divorati” dai corposi vitalizi destinati agli ex consiglieri.

“Un consigliere uscente – continua Pugliese - riceve un assegno vitalizio pari al 90% dell’ultima indennità di carica e un comune lavoratore dipendente, dopo 35 anni, si vede calcolare la pensione su una percentuale inferiore al 70% sulla media salariale dell’ultimo decennio. Non è dunque uno schiaffo alla povertà sapere che c’è chi percepisce 10.400 euro al mese e chi, forse, non raggiungerà mai il migliaio di euro? Per tacere degli elevati stipendi che percepiscono i direttori generali e i dirigenti delle ASL, che nel corso dell’anno 2010 si sono concessi un aumento del 25% in più sull’indennità. Non è concepibile un simile abisso tra il sistema pensionistico di un comune cittadino, che alle condizioni attuali rischia di ritrovarsi alle soglie della sopravvivenza dopo 40 anni di servizio, e quello dei politici. E’ una forbice, quella tra i poveri di domani e i ricchi di oggi, che deve essere richiusa, una bilancia il cui ago va riportato verso l’equilibrio sociale. I sacrifici che le difficoltà economiche impongono non possono essere appannaggio esclusivo delle classi tradizionalmente più bistrattate”.

Aldo Pugliese

Segretario Generale

UIL di Puglia e di Bari