{affiliatetextads 1,,_plugin}Nella ricostruzione delle complesse vicende degli ebrei in Europa nell'epoca della Shoah, scarsa attenzione è stata prestata prima d’ora a quelle degli ebrei in Albania. Questo volume mette a fuoco per la prima volta quella pagina storica, dal Regno di Zog fino a tutto il periodo dell'Unione con l'Italia (aprile 1939 - settembre 1943). I saggi affrontano la condizione giuridica e sociale degli ebrei albanesi e profughi in quegli anni, nel contesto della situazione dei Balcani dell'epoca e del sistema di occupazione fascista, mettendo anche in rilievo temi connessi agli ebrei di Serbia, Macedonia e Montenegro che fuggirono o furono internati in Albania. Non manca un'analisi delle fonti d'archivio oggi disponibili in Italia e Albania, per una storia delle istituzioni e delle vicende albanesi negli anni del governo fascista.

Come scrive l’Assessore Godelli nella prefazione al volume, “la Puglia, millenaria terra di accoglienza, è divenuta luogo simbolico di ricongiungimenti: la vicenda degli ebrei albanesi, il ruolo dell’Albania nel farsi rifugio di fuggiaschi e di perseguitati, i passaggi da questa nostra terra del Sud di tanti profughi e sopravvissuti, sono tre storie che si riannodano nello scenario drammatico del secondo conflitto mondiale e chiamano a numerose riflessioni” (com.)