{affiliatetextads 2,,_plugin}Risulta quantomeno sospetto infatti che, dopo una periodo di relativa “calma”, si siano verificati ben 6 spiaggiamenti, tutti lungo le coste dell’Adriatico e tutti di animali che, in linea di massima, hanno la stessa età. Gli esemplari sono tutti giovani e misurano tra i 20 e i 30 cm di carapace. Fa eccezione la tartaruga spiaggiata a Porto Miggiano che misura circa 80 cm di carapace e ha raggiunto la maturità sessuale.

Tra questi animali uno, in particolare, ha una storia davvero singolare. La giovane tartaruga, ribattezzata “Fido”, è stata recuperata dalla famiglia De Rinaldis… in tangenziale! Il capofamiglia ha raccontato di averla notata sulla piazzola di sosta con la coda dell’occhio e , tra lo stupore e l’incredulità, aver deciso di tornare indietro per recuperla. “Fido” si presenta gravemente debilitata e mostra segni di trauma a livello dell’arcata orbitale destra, della mandibola e del collo. Al momento, dato il grave stato di prostrazione, è stata stabulata in incubatrice, sottoposta a fluido terapia e integrazione vitaminica. Una volta che le condizioni saranno più stabili si procederà ad effettuare approfonditi esami clinici.

Riteniamo superfluo commentare, in alcun modo, l’accaduto, ritenendo che il comportamento scellerato del responsabile del suo abbandono, privo di qualsivoglia logica, si commenti da sé. Infine, considerato che non tutti gli esemplari spiaggiati vengono avvistati e soccorsi e che non tutti quelli soccorsi (prova evidente ne sia l’accaduto) vengono affidati alle cure dei centri preposti, risulta evidente che gli spiaggiamenti segnalati sono solo una parte di quelli che avvengono realmente. Tutto ciò non può che destare grave preoccupazione. 

{affiliatetextads 1,,_plugin}Nel momento in cui scriviamo ci viene comunicato un ulteriore spiaggiamento nei pressi di Otranto. al momento la tartaruga si trova presso la Capitaneria di Porto in attesa di essere ricoverata presso l'Osservatorio faunistico privinciale.

La rete Tartasalento realizza le attività di salvataggio, recupero e reinserimento in habitat naturale degli animali in collaborazione con la Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, il Corpo Forestale dello Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Provinciale, il dott. Giorgio Cataldini referente del CSC, il WWF di Lecce e il Servizio Veterinario Asl - Lecce.

Chiunque avvistasse una tartaruga marina o qualsiasi altro animale selvatico o esotico in difficoltà può contattare il Museo di Calimera ai seguenti numeri:

3206586558

3206586556

Alla luce degli ultimi eventi ci preme sottolineare che, essendo l’Osservatorio faunistico un ente pubblico della Provincia di Lecce, l’affidamento e la cura degli animali selvatici ed esotici si intendono a titolo gratuito e privi di obbligo alcuno da parte del privato cittadino consegnante.

Chiara Caputo