{affiliatetextads 1,,_plugin}In particolare, Amati ha chiesto un incontro al Ministro Prestigiacomo per poter essere informato sul punto di vista del Governo ed ottenere maggiori notizie in merito all’argomento; ha poi chiesto al Capo Dipartimento, Gabrielli , di voler promuove ogni iniziativa per offrire al legislatore ulteriori elementi di valutazione, utili a scongiurare gli effetti della decisione in corso d'adozione; rivolgendosi ai rappresentanti nazionali del Partito democratico ha chiesto l’attuazione di ogni iniziativa utile a richiamare i parlamentari del PD che hanno proposto l'emendamento e che a seguito di riformulazione lo hanno votato, smentendo così “quanto – ha scritto l’assessore - con determinazione sosteniamo sui fondi destinati al Sud (ricordate le multe sulle quote latte)” e “screditando le critiche che opportunamente avanziamo nei confronti della Lega nord”, ovvero a contrastare l'attuazione dell’emendamento, ove dovesse restare comunque sostenuta dalla maggioranza di Governo. Infine, ha invitato i senatori e i deputati eletti in Puglia e nelle regioni meridionali ad attuare con particolare risolutezza ogni iniziativa parlamentare utile ad evitare le conseguenze disastrose che la disposizione potrebbe arrecare al mezzogiorno d'Italia.

Rivolgendosi a tutti i destinatari inoltre, l’assessore ha ricordato l'irrinunciabile “prescrizione amministrativa di utilizzo dei fondi in questione per interventi di mitigazione a tutela diretta ed immediata della vita umana”, posta alla base delle riunioni preparatorie proprio sull'utilizzo dei fondi ministeriali sul dissesto, svoltesi tra il Ministero, la Protezione civile e le regioni. Amati ha denunciato inoltre che questo tentativo legislativo rischia di interrompere la più importante programmazione d’interventi condivisi dal Ministero, dalle regioni meridionali e dal Dipartimento di Protezione civile.Il riferimento è alla seduta delle Commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio del Senato del 10 febbraio scorso, durante il quale è stato approvato un emendamento al decreto "Mille proroghe", finalizzato a finanziare le spese conseguenti allo stato di emergenza derivante dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito alcune regioni italiane, Liguria e Veneto in particolare. Con l'emendamento approvato infatti, si destinano in favore di queste due regioni 100 milioni del fondo FAS destinato esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno, che è già stato peraltro ridotto nel 2010 per 100 milioni destinati a Toscana, Emilia Romagna e Liguria. Nell’emendamento vi è una contestuale destinazione di risorse alla Campania ed alla Sicilia che però, secondo Amati, è una chiara finzione in quanto il fondo già appartiene a quelle regioni, che anzi con questa operazione prendono meno fondi di quanto avrebbero dovuto avere.

Lettera Prestigiacomo

Lettera Gabrielli;

Lettera  Bersani;

Lettera deputati e senatori