Questo ha di fatto indebolito  la posizione italiana in ambito europeo, pur in presenza di una volontà unanime delle Regioni italiane che hanno  dichiarato la propria disponibilità ad operare, nei limiti delle proprie competenze, cosi come hanno fatto in occasione della richiesta del fermo straordinario, ovvero attraverso misure di accompagnamento  capaci di ammortizzare gli effetti negativi della definitiva applicazione dei regolamenti comunitari.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Pur volendo rimanere alla sola marineria di Manfredonia, la mancata autorizzazione alla pesca del bianchetto e del rossetto, in particolare, nel contesto di crisi strutturale del settore, potrebbe comportare il fallimento di circa 170 imprese autorizzate alla sola pesca di novellame e alla conseguente perdita di ben 550 posti di lavoro, con problemi anche all’indotto e alla intera comunità sipontina.

Nutro la speranza che il Ministro Galan voglia  essere parte attiva in un’azione più energica verso l’Unione Europea. Per tale ragione, approfittando del suo invito oggi a Roma per il Forum su Futuro della Pac al quale porto il  contributo delle Regioni in veste di coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale - ragione peraltro che mi ha impedito di essere fisicamente accanto agli operatori della pesca a Foggia - mi farò parte diligente affinché il ministro Galan  voglia  intanto dare immediata disponibilità all’incontro urgente con i pescatori di Manfredonia e la Regione  Puglia, richiesto oggi anche con nota del Prefetto di Foggia Antonio Nunziante, affinché si individui una soluzione al problema”.