Ora ci aspettiamo che anche il governo nazionale faccia altrettanto, aiutandoci finanziariamente per venire incontro alle molteplici esigenze della popolazione colpita. A tal fine rivolgo un appello - ha continuato Amati - ai parlamentari pugliesi e a tutti i consiglieri regionali, chiedendo di non abbassare l'attenzione sui fatti di Ginosa e sui problemi idrogeologici della nostra regione, e di farsi promotori di ogni iniziativa utile ad ottenere dal governo nazionale, e rapidamente, un significativo contributo economico che possa servire a restituire alla normalità la vita di centinaia di cittadini di Ginosa, la più duramente colpita, e di altri comuni pugliesi posti al pari in grave difficoltà a causa della stessa ondata di maltempo. In queste ore stiamo ricevendo decine di richieste da decine di comuni e non siamo in grado di provvedere come vorremmo - ha concluso l'Assessore -, per questo l'aiuto finanziario del governo nazionale è indispensabile."

{affiliatetextads 1,,_plugin}La decisione di erogare il contributo economico scaturisce dai fatti alluvionali dei giorni scorsi, che hanno raggiunto l'apice con l'esondazione del fiume Bradano, provocando inondazioni di aree urbanizzate ed agricole, l´interruzione della statale 106 jonica nel tratto tra Ginosa Marina e Metaponto, al confine con la Basilicata, il blocco della viabilità provinciale e comunale, nonché l'interruzione dell´approvvigionamento idrico di alcuni centri abitati, tra cui quello di Ginosa Marina, servito dall´ "Acquedotto Lucano". Le acque esondate in territorio lucano in sponda sinistra idraulica del fiume Bradano, hanno interessato anche il territorio della Regione Puglia ed in particolare quello di Ginosa Marina, inondando l´agro per centinaia di ettari, allagando alcuni quartieri urbanizzati e costringendo diverse famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni. Elicotteri della Marina Militare e della Guardia di Finanza hanno portato in salvo alcune famiglie che si sono rifugiate sui tetti delle masserie. Alcune unità dell´Esercito-Brigata "Pinerolo" sono state impiegate in territori lucani e pugliesi per prosciugare dall´acqua le aree abitate e per rimuovere situazioni di pericolo lungo i canali o in prossimità degli attraversamenti stradali.

{affiliatetextads 4,,_plugin}Le forze dell´ordine (Carabinieri, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato, ecc.), sono prontamente intervenute prestando soccorso alle popolazioni, presidiando le aree urbane allagate ed assicurando l´ordine pubblico. Il Servizio Protezione Civile ha attivato 31 Associazioni di volontariato, che hanno assicurato assistenza e supporto alla popolazione colpita dall´alluvione ed hanno garantito anche un supporto operativo alle attività di soccorso. Il Consorzio di Bonifica Stornara e Tara ha assicurato l´esercizio delle idrovore per il sollevamento e l´allontamento delle acque drenate dal reticolo idrografico di bonifica della zona. Funzionari del Servizio Protezione Civile, dell’Ufficio Periferico di Taranto (ex Genio Civile), del Servizio Foreste e dell´ARIF hanno garantito assistenza e supporto operativo alle attività svolte dal Centro Operativo Comunale, istituito dal Comune di Ginosa presso la Scuola elementare "Boschetti-Alberti". La criticità ha inoltre comportato l´attivazione ininterrotta della Sala Operativa Integrata Regionale e del Centro Funzionale Regionale della Protezione Civile, che continuano ancora oggi a coordinare e supportare le attività di campo tutt´ora in corso.