A darne notizia è Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti

Nel caso di specie, il condannato era caduto per terra dalla sommità di un letto a castello a tre livelli e poiché era disabile perché invalido a una mano, non ha potuto attutire le conseguenze della caduta aggrappandosi a un sostegno.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il giudice ha ritenuto infatti che a causa delle condizioni di salute del detenuto quel posto non poteva essere assegnato a questi poiché l’inabilità all’arto superiore era di per sé una causa impeditiva per quella collocazione e pertanto concausa dell’evento di danno tanto da determinare un concorso di colpa al 70 per cento a carico del Ministero.

Il togato ha sottolineato che l’amministrazione penitenziaria ha l’obbligo di verificare le condizioni di salute dei reclusi anche al momento dell’assegnazione dei posti letto e per queste ragioni ha condannato il Ministero al risarcimento del danno biologico tabellarizzato secondo le indicazioni del Tribunale di Milano.

Alla luce dei tanti incidenti che accadono nelle carceri e della decisione in commento si profilano migliaia di azioni di risarcitorie quando si possa ravvisare la responsabilità del Ministero di Grazia e Giustizia.

Come sempre lo “Sportello Dei Diritti”  è pronto a coadiuvare i detenuti ed i loro familiari anche in questa battaglia di civiltà giuridica e sociale.