Uno stato di sostanziale difficoltà si registra anche in Puglia, dove sebbene nel mese di marzo siano state autorizzate 3.586.980 ore di Cassa  Integrazione a fronte delle 5.791.779 del mese precedente, è altrettanto vero che il 42,37% delle ore autorizzate sono per gli interventi in deroga, ovvero per sostenere il reddito di lavoratori dipendenti, di aziende piccole e piccolissime o di realtà produttive che hanno già esaurito gli altri interventi ordinariamente previsti, ricorrendo all’ultima opportunità possibile prima del licenziamento.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“E’ evidente e impellente - afferma Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari – la necessità, da parte delle Istituzioni, di affrontare con grande responsabilità la situazione. Opere pubbliche di ogni dimensione e comunque immediatamente cantierizzabili, formazione per qualificare e riqualificare i lavoratori espulsi o sospesi dal ciclo produttivo, incentivi all’occupazione sana e duratura, accelerazione nell’utilizzo dei Fondi Europei, ad oggi poco impegnati, sono misure che non possono attendere altrimenti per essere impiegate. Temporeggiare serve solo a nascondere la drammaticità della situazione e a rimandare la soluzione, con il rischio di ritrovarsi di fronte a un problema irrisolvibile. Occorre invece garantire il futuro con una politica di ripresa dello sviluppo, condivisa e di ampio respiro”.