In particolare la misura di cui Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”dà notizia, è contenuta nell’art. 13 – Tributi connessi al trasporto su gomma -, comma 5-bis del decreto sul federalismo.

La nuova normativa prevede la cancellazione del vantaggio fiscale previsto per chi acquista un veicolo nuovo o usato da un concessionario. Come è noto, infatti, fino a  prima dell’entrata in vigore del federalismo fiscale, l’acquisto da un soggetto Iva – ovvero un concessionario – era soggetto all’imposta provinciale di trascrizione in cifra fissa e che variava da provincia a provincia nell’importo compreso tra 151 a 196 euro, indipendentemente dalla potenza del veicolo.

Per l’acquisto da privato a privato, il trattamento fiscale era proporzionale alla potenza in kilowatt , variando da 196 euro per 54 kw fino ad un massimo di 1.026 euro per i veicoli più potenti.

Con l’introduzione della nuova disciplina tale differenza viene di fatto abrogata con la conseguenza che l’imposta di trascrizione sarà proporzionale alla potenza fiscale dell’autovettura ed a pagarne le conseguenze saranno quindi i cittadini che acquistano dal concessionario costretti a pagare come se acquistassero da un privato.

A guadagnarci saranno le Province che secondo le stime incasseranno dall’applicazione del nuovo regime dell’IPT ben 300-400 milioni di euro ed i cittadini non possono che ringraziare per questa nuova stangata la Lega e l’attuale governo.