“Il disegno di legge approvato in giunta martedì – spiega l’assessore Stefàno -  ha suscitato un dibattito incentrato sul nodo del debito pregresso, argomento che però non è trattato da questo ddl,  il quale parla, invece, del futuro. Un futuro che non può prescindere dallo scenario economico e finanziario totalmente nuovo con cui la Regione Puglia, come tutte le Regioni del Paese, si deve confrontare e che non consente più di dispensare risorse anche solo a titolo di anticipazione”.

“Sulle modalità di soluzione del pregresso – aggiunge l’assessore - che nella norma di riforma già discussa in IV Commissione è stato volutamente inquadrato in una logica di gestione separata, c’è tutta la disponibilità a ragionare anche con le opposizioni, sapendo però qual è la capacità finanziaria dell’attuale bilancio regionale, quali sono i limiti delle manovre finanziare  e delle leggi di stabilità di Tremonti e quali sono le criticità che accompagnerebbero la scelta di spalmare quel debito pregresso sulla fiscalità generale.

“Il nuovo ddl approvato dalla giunta quindi – conclude Stefàno – non mette in discussione la riforma che è in procinto di essere consegnata alla discussione del Consiglio,  ma vuole anticiparne alcune fasi,  propedeutiche alla sua attuazione e quindi alla riorganizzazione del sistema e all’avvio della gestione separata del debito pregresso, sul quale tutto il Consiglio regionale sarà chiamato alla responsabilità di individuare la soluzione migliore”.