“Noi come PdL credo non arriviamo a 50 funzionari in tutta Italia - continua -. Abbiamo il finanziamento pubblico, quindi questa tangentopoli non c'era, non c’è' e non ci può essere ma ha occupato i giornali per 15 giorni”. INCHIESTA TRANI E VOTO UDC Da qui la decisione di spendersi personalmente nella campagna elettorale, nonostante la volontà iniziale di non partecipare ai comizi. L’inchiesta di Trani è stata il crocevia di questa scelta ed, in particolare, del suo arrivo in Puglia. Mentre abbraccia Rocco Palese, il premier chiede provocatoriamente ai suoi sostenitori “in quale altra democrazia, in quale tv di Stato si possa essere sottoposti a processi senza dare la possibilità di difendersi di fronte alle terribili accuse del signor Travaglio?". Subito dopo promette “una grande riforma giustizia, del sistema fiscale e delle infrastrutture”. “Vi garantisco che faremo le riforme – ha proseguito - saranno la concretizzazione della nostra rivoluzione liberale”. Applausi e poi un coro al grido “chi non salta comunista è?” con tanto di premier e candidato saltellanti sul palco. Dopo aver rilanciato la riforma presidenzialista che consentirà ai cittadini di decidere chi sarà il loro Presidente della Repubblica (“sono convinto della giustezza della mia posizione”), Berlusconi ribadisce come in Puglia il voto all’Udc sia solo “inutile e dannoso”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}"Gli elettori dell'Udc sono tutti cattolici e moderati a cui piace il bel Casini che ha una grande visibilità grazie alla par condicio". "Se il voto all'Udc è un voto sprecato e regalato a Vendola - ha continuato - la stessa cosa vale per la Poli Bortone che è stata un mio ottimo ministro nel 1994, ma non può vincere le elezioni qui in Puglia". Quando risuona il nome dell’ex sindaco di Lecce, il pubblico si scalda e a squarcia gola grida “venduta”. Lui con una mano blocca tutti e sentenzia: “Chi vota per l’Udc e per la Poli Bortone non solo butta via il suo voto, ma lo regala alla sinistra”. CHIAMATE LE EX FIDANZATE L’abolizione della par condicio rappresenterà una priorità del governo nazionale dopo le elezioni regionali: ''Casini e Di Pietro vanno sempre in tv, quindi hanno un’enorme visibilità personale. Se avessero lo spazio televisivo e radiofonico, come avviene in tutte le democrazie, proporzionale alla quantità dei loro voti, in pochi mesi sparirebbero dalla circolazione.

Vi garantisco che noi abbiamo i numeri in Parlamento, subito dopo le elezioni, per abrogare questa legge illiberale che è la cosiddetta par condicio”. Abbracciando Palese ( frenato dalla strabordante figura carismatica che aveva accanto) Berlusconi ricorda le radici cristiane del suo partito. Anche se alla fine inviata tutti a chiamare “le vostre ex fidanzate per convincerle a votare: per la libertà si può fare”. “Vedete qual è la differenza tra noi e loro? - conclude - loro sono sempre incazzati, noi abbiamo il dono dell’ironia”. Tra il pubblico anche Manila Gorio, l'amica trans di Patrizia D'Addario che pare abbia partecipato ai numerosi incontri che Berlusconi ha avuto con moltre altre ragazze a Palazzo Grazioli. Una nota: Davvero anugusto lo spazio riservato ai giornalisti, confinati in un angolo ristretto e lontanissimi dal palco dove si è tenuto il comizio. Insomma, sembrava che gli operatori della comunicazione fossero solo un intralcio. Corsi e ricorsi...

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