“Non posso parlare di vere e proprie dimissioni – ha scritto in una nota Rollo che nella tornata elettorale per le regionali non è stato rieletto – poiché al momento non ricopro alcun incarico pur avendo per oltre vent’anni rappresentato orgogliosamente in tutti i consessi locali ed in quello regionale le istanze, i desideri e le speranze della gente di Brindisi”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Definisce il Pdl “un partito oramai completamente appaltato dal sindaco Mennitti e dalla sua corte all’onorevole Luigi Vitali di Francavilla Fontana e al Senatore Michele Saccomanno di Torre Santa Susanna”. Poi rincara anche: “L’aver tentato inutilmente di contrastare la loro scellerata azione e di dare alla mia città dignità ed autonomia non è servito. Non intendo ancora condividere con questa classe dirigente locale alcunché, tantomeno la finta ignoranza sulle reali scelte dissennate dei due deputati che hanno portato alla sconfitta dell’amministrazione provinciale di Brindisi prima e della Regione Puglia poi”.

Senza mezzi termini quindi, e dopo lo scompiglio provocato sabato da cinque consiglieri comunali del Pdl che avevano dichiarato apertamente il contrasto con Mennitti sulla questione del palazzetto, Rollo oggi ha deciso di prendere le distanze dal primo cittadino, di cui meno di un anno fa curò la campagna elettorale.

Ma la posizione di totale divergenza con Vitali e Saccomanno, di fatto, converge con quella – altrettanto distante – del presidente della Provincia Massimo Ferrarese al punto che, neppure un’entrata nel suo “laboratorio” politico che raccoglie posizioni e partiti eterogenei e variegati, possa essere totalmente esclusa.

(C) Brindisireport.i