Un incontro al quale non hanno partecipato i rappresentanti salentini nel Governo nazionale. Non il sottosegretario Alfredo Mantovano, che nei giorni scorsi aveva rimproverato al rettore di strumentalizzare politicamente la questione dei tagli che riguardano tutti i settori e tutti gli atenei, che dovrebbero invece razionalizzare le spese e far quadrare i conti. E neanche il ministro Raffaele Fitto, che però ieri si è fatto sentire con un’aspra bacchettata al dibattito di questi giorni.

{affiliatetextads 1,,_plugin}«Colgo una coincidenza - osserva il ministro - Nello stesso giorno nel quale nell’Università del Salento si svolgeva quell’incontro, a Bruxelles c’era un’altra riunione, quella dei capi di Stato dell’Unione Europea, alla quale oggi (ieri, ndr) farà seguito la riunione dei ministri dell’Economia, il tutto per valutare le misure che ci auguriamo possano evitare di far saltare l'economia della Grecia. Voglio dire che la situazione nella quale ci troviamo è di crisi sistemica, globale, e su di essa tutto il mondo si sta interrogando alla ricerca di soluzioni. In questo quadro rivendicare ulteriori risorse mi sembra sinceramente una modalità d’azione fuori dal mondo, fuori da quello che sta accadendo nel mondo in questi mesi e in questi giorni».

Ma non finisce qui: gli spazi di discussione e di confronto ci sono ancora, secondo Fitto, ma a condizione che l’Università faccia autocritica sui tagli possibili su spese e eventuali sprechi. «Il confronto lo si può avere - sottolinea il ministro - ma nel momento in cui si valutano bene e con attenzione le situazioni per quello che sono: mi sembra invece un discorso strumentale - conclude Fitto - quando l’idea intorno alla quale si chiede il confronto è che l'Università funziona perfettamente, che non vi è nulla da cambiare o da modificare e si rivendica strumentalmente nei confronti del governo delle risorse che sono state ridotte in modo equilibrato in tutte le università italiane».

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