Gli arrivi internazionali (+1,4% nel 2008 rispetto al 2007) hanno mostrato un andamento più contenuto, mettendo in {affiliatetextads 1,,_plugin}evidenza l’esistenza di grandi potenzialità di sviluppo nel comparto. Bari e Lecce rappresentano circa il 58,5% del totale imprese turistiche della regione. Nel dettaglio, i principali punti della ricerca di BMPS sul turismo domestico e internazionale della regione Puglia indicano che: nel 2008 la Puglia è risultata il terzo mercato turistico preferito dagli Italiani con 9,0% di market share, mentre per quanto riguarda il mercato estero la Germania è al primo posto con un market share pari al 28,8%, il mercato francese si distingue per la maggior crescita in termini di arrivi nel periodo 1995-2007 (+44,9%), seguito dagli Stati Uniti con un +38,0%. Nel 2008 gli arrivi turistici complessivi in Puglia sono aumentati dell’8,7%, in accelerazione sulla variazione percentuale positiva 2007/2006 del +4,4%. L’ incremento ha interessato particolarmente la componente nazionale (+10,0%), mentre gli arrivi internazionali hanno mostrato un andamento più contenuto (+1,4%).

“Elaborazioni interne della banca evidenziano – prosegue la nota – che il tasso medio di crescita annuale della spesa degli stranieri in Puglia è più basso del dato nazionale (nel periodo 2005-2008, +1,1% contro il +3,0%)”. I dati sugli arrivi e la spesa turistica internazionale mettono in luce l’esistenza di una grande potenzialità di sviluppo del turismo internazionale (ad oggi, solo il 20% dei turisti è straniero). La spesa turistica domestica nella regione non sembrerebbe risentire, invece, del periodo di crisi economica, mantenendosi in lieve aumento nel 2008 (+0,7%) rispetto ad un dato in marcato calo a livello nazionale (-22,4% rispetto al 2007). Questi dati confermano l’ importanza del mercato intraregionale (circa 30% del totale presenze), ed il grande appeal che la Puglia esercita verso le altre regioni italiane (circa il 50% del totale presenze, con Lombardia, Campania e Lazio capofila in termini di arrivi). L’evoluzione percentuale del numero delle imprese turistiche pugliesi segnala negli ultimi otto anni un trend costantemente positivo, con un incremento medio annuo del 4,0%. Lecce (5,2%) e Brindisi (4,7%) sono le province con la maggior concentrazione di imprese turistiche sul totale imprese della provincia (dato provinciale medio Puglia: 4,3%).

Nelle sole due province di Bari e Lecce sono concentrate circa il 58,5% del totale imprese turistiche della regione. Il tasso di crescita degli impieghi al turismo regionale nel 2008 è più alto del dato nazionale (tasso trimestrale annualizzato del +4,6% a fronte del +3,0% in Italia); Brindisi (+8,3%) e Lecce (+8,1%) sono le province con maggiori tassi di crescita degli impieghi turistici. I primi dati relativi al 2009 confermano questa tendenza: a luglio 2009 il Salento rimane la zona turistica preferita tra le località balneari (+10,4%), in particolare Lecce segna la miglior performance (+35% totale arrivi) seguita da Gallipoli ed Otranto. A spingere i turisti verso la Puglia sono anche le risorse naturali, le città d’arte, i luoghi di culto. Gli ultimi dati disponibili (marzo 2009) sulle presenze nelle strutture ricettive regionali mostrano un incremento negli esercizi alberghieri (+7,2%). Tale incremento è indice di un processo di destagionalizzazione che sta caratterizzando l’intera offerta turistica regionale e che si basa sulle città d’arte e sulle aree dell’entroterra.