{affiliatetextads 1,,_plugin}In quella sede verranno discussi e votati gli emendamenti presentati per modificare il decreto n.78/2010 convertito in legge n.122/2010 che prevede il taglio del 50% della spesa 2009 per il personale precario nella pubblica amministrazione. Circa 250 saranno i lavoratori somministrati INPS che giungeranno a Roma dalla Puglia.

“Il rischio - dice Nicola Russo della UIL Temp Puglia - è che dal prossimo primo aprile 1240 lavoratori vengano privati del proprio posto di lavoro, aggiungendosi così ai 550 già licenziati lo scorso 1 gennaio. E’ evidente che i costi di un lavoratore stabile sono molto più vantaggiosi rispetto a quelli di un pari ruolo in somministrazione, il che rende ancora più inspiegabile la decisione di negare la stabilità ai lavoratori in questione. Mantenere un numero così ingente di lavoratori in somministrazione a livello nazionale, dei quali 250 solo in Puglia, rappresenta davvero uno spreco inaccettabile da parte di un Ente Pubblico che afferma di non essere in grado di pagare le pensioni senza il soccorso di una riforma pensionistica che alla fine dei conti peggiora le condizioni di vita dei futuri pensionati. Così come è inaccettabile il fatto che per i lavoratori co.co.co. della Scuola il Governo abbia trovato una soluzione soddisfacente, mentre per i somministrati INPS si continui a navigare in un mare di incertezze”.