Risulta evidente che l’utilità delle informazioni non va a beneficio dei soli singoli cittadini che saranno più consapevolmente guidati negli acquisti, ma anche agli ospedali che avranno più elementi a disposizione nelle diagnosi cliniche che riguardano circostanze analoghe.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Chi è sensibile alla tutela dei diritti dei consumatori non può non condividere l’iniziativa della regione autonoma che ha preferito superare la rigidità del sistema di allerta standard italiano che in quanto informato al principio di prevenzione, si limita alla sola individuazione del tipo di prodotto ed al ritiro dal mercato senza ulteriori comunicazioni al pubblico eccettuate quelle per le contaminazioni da “botulino”. Così Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che ritiene utile un’estensione dell’idea su tutto il territorio nazionale anche al fine di garantire indistintamente a tutti i cittadini di poter essere ragionevolmente e tempestivamente informati sui rischi alimentari.

Nel frattempo il consigliere regionale Aurelio Gianfreda dell’IDV, presidente della IV commissione regionale permanente della regione Puglia, ha già fatto sapere che presenterà un’iniziativa legislativa affinché la Puglia si doti nell’immediato dello stesso sistema a tutela della salute pubblica.