{affiliatetextads 1,,_plugin}Ad un anno dalla protesta popolare ed istituzionale provocata dalle prime notizie dei progetti della multinazionale irlandese, “dobbiamo ammettere di avere fatto un solo errore: ci siamo fidati di un ministro privo di carattere e un Governo composto da bugiardi patologici – continua il deputato del PD – Qualunque forma di controllo e qualunque limite abbiano ora posto è insufficiente a recuperare la credibilità persa con la comunità foggiana e, soprattutto, è inutile: non vogliamo le trivelle; quindi, non c’è bisogno che si facciano indagini e rilevazioni geologiche.

Come per il nucleare - conclude Bordo - il Governo deve imparare a fare seriamente i conti con la volontà dei territori, sapendo di non avere sempre di fronte qualche governatore compiacente e accondiscendente e qualche sindaco disposto a svendere le risorse naturali per un pugno di euro”.