{affiliatetextads 1,,_plugin}Il Governo italiano ha per ovvie ragioni moltissimi interessi economici in Libia e di certo non vede con favore un cambio di regime visto che in tal modo si polverizzeranno le centinaia di milioni di euro investiti dal Governo Berlusconi in Libia per far felice l'amico Gheddafi. Daltronde come dimenticarsi che fino a qualche giorno fa Frattini quasi era compiaciuto dell'avanzata delle truppe lealiste fino a spingersi a dichiarare giorno 16 Marzo 2011 in Senato che "con il senno di poi la posizione attendista dell'italia era quella giusta" visto che "il rais Gheddafi non poteva essere cacciato dalla Libia". Inoltre l'immobile ministro degli esteri italiano rivendicava il ruolo di guida che l'Italia doveva assumere nel Mediterraneo.

Un ottimo ruolo di guida visto che la linea italiana viene sfacciatamente sconfitta e Francia e USA dettano la legge nel Mediterraneo in barba a Frattini e Berlusconi. Ma se ciò serve a salvare centinaia di migliaia di vite di civili non può che essere una buona cosa.