Che per i padroni di casa, battuti dagli avversari sia all’andata che in coppa, fosse l’incontro dell’anno, la gara da vincere senza se e senza ma, lo si intuisce dalle aspettative della vigilia. E lo si capisce ancor più dall’inizio veemente: l’Oro Banx, arrivata nella sede di gara già in mattinata e schierata nel consueto assetto (De Candia e Sasanelli in diagonale, Camasta e Fiorentino al centro, Labianca e De Vincenzo di banda, Giovanniello libero) va subito sotto (1-4) ma ritorna sul pezzo grazie soprattutto ad un incontenibile Labianca. Si porta in vantaggio (6-8) ma il Manfredonia si riporta in avanti (10-9, 15-13) e conserva un vantaggio di due punti, nonostante l’ingresso di Magarelli a dar man forte in difesa, fino a quello che sembra l’allungo decisivo: 24-19. Set deciso? Neppure per sogno: l’Oro Banx imbrocca la rotazione favorevole, alternando le soluzioni in attacco, e, come una formichina laboriosa, rimonta punto su punto. Ne conterà sette, di fila, un Manfredonia sgonfio ed incredulo sul 24-26 finale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il break finale dovrebbe esaltare gli ospiti e deprimere i locali, che hanno invece il merito di azzerare la delusione e ripartire con convinzione: secondo set in equilibrio sino al 7-7, poi il Manfredonia prende il volo (13-7) e stavolta rimane in quota sino alla fine (25-17), nonostante gli ingressi di Giustino, Magarelli e Schiavone. Terzo atto: parte forte l’Oro Banx (3-6, 5-8), il Manfredonia riesce ad impattare ma l’inerzia non cambia. Il break decisivo è il 6-0 piazzato sul 13-14, fino all’infortunio alla caviglia sinistra di Fiorentino, che non pregiudica però l’1-2 parziale sul 16-25.

Si torna a battagliare punto a punto nel quarto set: il Manfredonia è agguerrito (5-1, 8-3), l’Oro Banx si avvicina (8-7, 11-10) ma riesce ad impattare solo sul 17-17. Sasanelli firma addirittura il sorpasso ma è un fuoco di paglia: i padroni di casa prenotano il quinto set con un 4-0 sancito da un’ammonizione a Coronelli e, pur ripresi dal Palo sul 23-23, riescono a chiudere e a portarsi sul 2-2 (25-23), nonostante un Barbaro menomato dai crampi.

Ancora più beffarda la coda al tie-break, incredibile come il resto dell’incontro: il Manfredonia è ancora reattivo (6-2) ma l’Oro Banx, dove De Vincenzo fa il bello ed il cattivo tempo, cambia campo in vantaggio. Il punteggio rimane in equilibrio sino alla fine, ed oltre. Il Palo annusa la vittoria fallendo cinque match-ball e recriminando per una palla di Sasanelli fischiata fuori e apparsa dentro ai più. Il Manfredonia resiste ed al terzo tentativo, stappa lo spumante. Brindano i padroni di casa, mentre De Candia e compagni si mangiano le mani. Almeno fino a sabato 9, visto che il prossimo l’Oro Banx osserverà un turno di riposo, meditando su come ritrovarsi alla svelta.