{affiliatetextads 1,,_plugin}Sul palco, per l’evento finale, si alterneranno alcuni ospiti speciali che si cimenteranno con i brani della tradizione: la cantante portoghese Dulce Pontes, considerata una delle più fulgide stelle della world music e tra le maggiori e innovative interpreti di tradizione fadista; la cantante greca Savina Yannatou, che nel corso della sua carriera si è mossa tra musica tradizionale, medievale, rinascimentale e barocca, fino a scoprire un grande amore per l’improvvisazione vocale, il jazz, l’avanguardia; il dj e polistrumentista turco Mercan Dede, che da anni sperimenta la fusione di elettronica e tradizione folklorica del suo paese, riuscendo a trasporre in musica la filosofia Sufi dell’armonia degli opposti; i salentini Sud Sound System, che tornano sul palco di Melpignano con la loro carica reggae; Les Tambours Du Burundi, un ensemble di danzatori e percussionisti considerato nel mondo l’ambasciatore della cultura burundese e del tamburo; i Taraf de Haïdouks, ensemble composto da voci, violini, fisarmoniche, cimbali, contrabbasso e clarinetto, che prende il suo nome dagli antichi banditi della Romania feudale, ancora oggi considerati simbolo di libertà e giustizia sociale; Ballaké Sissoko, strumentista di gran talento, proveniente da una famiglia di griot maliani, considerato tra i più grandi interpreti della kora del suo paese.

Il Concertone di Melpignano sarà aperto, come da tradizione, dai versi di Pierluigi Mele, poeta, autore e regista teatrale, e vedrà anche l’esibizione di Joe Petrosino, vincitore del concorso Note per la Notte, dedicato a giovani band che rielaborano la musica popolare, realizzato in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti nell’ambito del progetto La Taranta nella Rete. Subito dopo, sul palco Uccio Aloisi, fondamentale riferimento per tutti coloro che intendono avvicinarsi alla musica di tradizione orale salentina, affiancato dal gruppo Robba de Smuju e gruppi di cantori tradizionali.

Il Festival itinerante La Notte della Taranta, che precede l’evento finale, si svolgerà dal 13 al 26 agosto (con pausa il 15 agosto) nelle piazze dei comuni della Grecìa Salentina (Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Sternatia, Soleto, Zollino), e di Alessano, Galatina e Cursi.

La rete dei tredici concerti prende il via, come di consueto, da Corigliano d’Otranto (venerdì 13 agosto) con l’esibizione di Calanti, Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli, Antonio Castrignanò che presenterà in anteprima i brani del suo secondo lavoro discografico “Mara la Fatìa”.

La rassegna itinerante ospita alcuni dei gruppi più rappresentativi della scena della pizzica salentina (Officina Zoè, Alla Bua, Tamburellisti di Torrepaduli, Arakne Mediterranea, Zimbaria, Menamenamò, Salentorkestra, Enza Pagliara, Ghetonìa, Daniele Durante, KamaFei, Bandadriatica), e interpreti di musica tradizionale provenienti da altre zone d’Italia (il siciliano Mario Incudine e il Gruppo Terra e il calabrese Mimmo Cavallaro TaranProject).

Sabato 14 agosto a Zollino (Villa Comunale) serata dedicata ai gruppi vincitori della seconda edizione del concorso Note per la Notte, in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (MEI), dedicato a giovani band che rielaborano la musica popolare e realizzato nell’ambito della Taranta nella Rete. Sul palco si esibiranno Ri Briganti Band e Kachupa Folk Band. La serata ospiterà anche Manekà e Epifani Barbers.

Martedì 17 agosto a Cursi (Piazza Pio XII) il Canzoniere Grecanico Salentino, uno dei gruppi storici della riproposta, ora guidato dal polistrumentista Mauro Durante, ospita Piers Faccini, cantautore, chitarrista, pianista, musicista curioso e versatile, ispirato da soul, blues, musica etnica, che coniuga il folk e il rock con le influenze italiane, irlandesi, russe, che albergano nella sua anima musicale, mescolando con sapienza alchemica strumenti che arrivano da tutto il mondo, come la kora (che ha imparato a suonare da Ballaké Sissoko) o il violino cinese erhu. Nel corso della serata si esibiranno anche Argalìo ed Enza Pagliara, con il suo nuovo spettacolo “Unda Maris”, supportata dalle installazioni pittoriche di Orodè Deoro.

Venerdì 20 agosto a Calimera (Area Mercatale) il laboratorio etnico-musicale salentino Kalàscima ospita Raffaello Simeoni, cantante musicista, compositore (anche per il cinema e la televisione), esperto di flauti moderni, antichi e tradizionali, cornamuse, organetto, ciaramelle, liuti arabi, ghironda; fondatore nel 1985 dei Novalia, ha collaborato con musicisti di diverse estrazioni, del calibro di Noa, Alexander Balanescu, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi. Sul palco anche Triace, Sciacuddhuzzi e Antonio Amato Ensemble.

Sabato 21 agosto ad Alessano (Piazza Don Tonino Bello) una delle serate più attese con l’esibizione di Uccio Aloisi e Robba de smuju e dell’Ensemble La Notte della Taranta che porterà in scena i momenti più significativi che hanno caratterizzato le edizioni del Festival dal 1999 al 2008. Durante il concerto si alterneranno momenti di grande poesia regalataci da Piero Milesi, a momenti di esplosione ritmica firmati da Stewart Copeland e Vittorio Cosma, passando per le sonorità tipicamente popolari e di grande impatto emotivo di Ambrogio Sparagna fino alla riproposta degli arrangiamenti world di Mauro Pagani. Il concerto dell’Ensemble sarà registrato e diventerà un cd grazie al sostegno del progetto "Kairos, tradizione & innovazione" finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e promosso dal Centro Studi Kairos di Lecce, centro servizi a basso impatto ambientale per la progettazione di iniziative culturali, educative, sociali e servizi di comunicazione.

Domenica 22 agosto a Martignano (Piazza della Repubblica) tradizione ed elettronica si incontrano nel doppio concerto dei Mascarimirì, in formazione usuale, e con il nuovo progetto “Tradizionale”, che vede sul palco accanto alla band capitanata da Claudio Cavallo Giagnotti, anche la cantante Anna Cinzia Villani. A seguire, gli Insintesi proporranno i brani del cd “Salento in dub”, lavoro dedicato al Salento e alla musica che qui si produce rivisitata in chiave dub. Il cd ospita molti artisti, musicisti, cantanti tra i più importanti della scena reggae, popolare ed etnica, che hanno prestato le loro canzoni o le loro voci per nuovi brani. Trait d’union di questi incontri è il dub che armonizza canti di tradizione e nuove liriche in un avvolgente suono globale.

Mercoledì 25 agosto a Galatina (Piazza San Pietro) serata con Sciacuddhuzzi, Arakne Mediterranea, Alla Bua. I Menamenamò ospiteranno Carlo Canaglia De Pascali cresciuto con i il gruppo fin dal ’96. Il nuovo spettacolo, da cui è nato l’album “Lu tamburreddu meu”, è una celebrazione del più antico tra gli strumenti della tradizione musicale salentina, e un omaggio a uno dei suoi più rappresentativi virtuosi. Caratteristica dell’album e del live è aver assunto il tamburello, tradizionalmente usato per accompagnare, come possibile protagonista che dialoga alla pari con gli altri strumenti.

Il Festival si concluderà giovedì 26 agosto a Cutrofiano (Piazza Municipio) con Taranta Social Club, Ariacorte e Officina Zoè.

Anche quest’anno il festival incrocia, promuove e produce iniziative di carattere culturale che fanno della musica un punto di partenza ma che da qui si allargano ad altri linguaggi artistici.

All’interno della manifestazione sarà presente uno spazio dedicato al Festival TNT, il primo evento nazionale dedicato ai Giovani Talenti Italiani, organizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani su mandato del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Durante la Notte della Taranta, al grido di “Chi semina idee raccoglie talenti” uno street team distribuirà al pubblico più giovane migliaia di bustine di semi da coltivare. Il 28 agosto, a Melpignano, uno stand raccoglierà dal pubblico della Notte della Taranta tutte le segnalazioni delle eccellenze giovanili.

I concerti avranno inizio ogni sera alle 21.30

Il concertone avrà inizio alle ore 19.30

Info point 0832.821827 - www.lanottedellataranta.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

UFFICIO STAMPA LA NOTTE DELLA TARANTA

Nazionale: Pierfrancesco Pacoda 335.6124639 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Regionale: Pierpaolo Lala - Cool Club 339.4313397 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel. 0832.303707 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

CALENDARIO FESTIVAL

LA NOTTE DELLA TARANTA 2010


venerdì 13 agosto

CORIGLIANO D'OTRANTO - Piazza Vittoria

Calanti

Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli

Antonio Castrignanò

 

sabato 14 agosto

ZOLLINO – Villa Comunale

Manekà

Ri Briganti Band ( La Taranta nella Rete)

Kachupa Folk Band ( La Taranta nella Rete)

Epifani Barbers

 

lunedì 16 agosto

CASTRIGNANO DE' GRECI – Zona 167

Astèria

Salentorkestra

Zimbaria

 

martedì 17 agosto

CURSI – Piazza Pio XII

Argalìo

Enza Pagliara

Canzoniere Grecanico Salentino ospite Piers Faccini

 

mercoledì 18 agosto

SOLETO – Villa Comunale

Ariantica

Ghetonìa

Daniele Durante

 

giovedì 19 agosto

MARTANO – Largo Santa Sofia

Stella Grande e le Anime Bianche

CantoAntico

Tamburellisti di Torrepaduli

 

venerdì 20 agosto

CALIMERA – Area Mercatale

Triace

Kalàscima ospite Raffaello Simeoni

Antonio Amato Ensemble

sabato 21 agosto

ALESSANO – Piazza Don Tonino Bello

Uccio Aloisi e Robba de Smuju

Ensemble Notte della Taranta

 

domenica 22 agosto

MARTIGNANO - Piazza della Repubblica

AriaFrisca

Mascarimirì/TRADIZIONALE

Insintesi

 

lunedì 23 agosto

CARPIGNANO SALENTINO

Piazza Duca d'Aosta

La Banda Wagliò

Madreterra

Mimmo Cavallaro TaranProject

KamaFei

 

martedì 24 agosto

STERNATIA – Villa Comunale

Briganti di Terra d’Otranto

Mario Incudine e il Gruppo Terra

Bandadriatica

 

mercoledì 25 agosto

GALATINA – Piazza San Pietro

Sciacuddhuzzi

Menamenamò ospite Carlo Canaglia

Arakne Mediterranea

Alla Bua

 

giovedì 26 agosto

CUTROFIANO – Piazza Municipio

Taranta Social Club

Ariacorte

Officina Zoè

 

Inizio concerti ore 21.30 – ingresso libero

Info 0832.821827

www.lanottedellataranta.it

 
 

SABATO 28 AGOSTO – ORE 19.30

MELPIGNANO – PIAZZALE EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI

CONCERTONE FINALE

con

Pierluigi Mele

Joe Petrosino (La Taranta nella Rete)

Uccio Aloisi

ORCHESTRA “LA NOTTE DELLA TARANTA”

diretta dal Maestro Concertatore Ludovico Einaudi

assistente musicale Mauro Durante

live electronics Alberto Fabris

 

Ospiti

Dulce Pontes

Savina Yannatou

Mercan Dede

Les Tambours Du Burundi

Taraf De Haïdouks

Sud Sound System

Ballaké Sissoko

 

 

SCHEDE OSPITI

LA NOTTE DELLA TARANTA 2010

LUDOVICO EINAUDI

Pianista e compositore nato a Torino nel 1955, Ludovico Einaudi si è diplomato in composizione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e si è perfezionato sotto la guida del maestro Luciano Berio. La sua musica affonda le radici nella tradizione classica, con innesti di elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea. Il suo album del 1996, Le Onde, ispirato dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf, in cui Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte, rappresenta un punto di svolta nella sua carriera. Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo stile, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanime consenso di pubblico e critica. Come compositore di musiche per il cinema ha firmato numerose colonne sonore e ricevuto prestigiosi riconoscimenti; fra gli ultimi film da lui musicati ci sono This Is England (2008) di Shane Meadows, miglior film britannico ai Bifa, e Dirt di Bill Benenson, selezionato al Sundance Festival del 2009. Ha collezionato innumerevoli e importanti collaborazioni con grandi artisti provenienti dalle più diverse tradizioni musicali (da Ballaké Sissoko e Rodrigo Leão, a Mercan Dede, Paolo Fresu e Djivan Gasparyan), concedendosi numerose incursioni nel mondo dell’elettronica, dal progetto Transient con Armin Linke, alla collaborazione con i tedeschi To Rococo Rot, fino al recente side project Whitetree, con cui ha pubblicato l’album “Cloudland”, nel maggio 2009. Nel corso della sua carriera si è esibito in alcuni dei teatri più prestigiosi del mondo, tra cui La Scala di Milano, il Barbican di Londra, la Philarmonic Hall di Liverpool, la Philarmonie di Berlino, e Le Trianon di Parigi; i suoi dischi hanno venduto oltre settecentocinquantamila copie e con l'ultimo album, Nightbook (Decca, 2009) ha raggiunto la vetta delle classifiche di musica classica di tutta Europa.

DULCE PONTES

Nata nell’aprile del 1969 a Montijo, sulle rive del fiume Tago, poco distante da Lisbona, Dulce Pontes è oggi considerata una delle più fulgide stelle della world music, e tra le maggiori interpreti di tradizione fadista. Dal 1991, anno in cui vince il prestigioso Portuguese National Song Festival e successivamente l'Eurovision Song Contest, dove venne premiata come miglior cantante con il brano Lusitana Paixão, le rare doti interpretative di questa cantante hanno varcato i confini del suo paese, e raggiunto tutti gli angoli del pianeta. Unendo le sonorità malinconiche del fado con quelle più moderne del folk e del pop, e attingendo ispirazione dal mondo arabo, africano, bulgaro e brasiliano, Dulce Pontes ha ridato nuova vita alla musica tradizionale portoghese, e creato un suo particolare e unico stile, frutto anche di un’incessante ricerca sonora. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Cesária Évora, Caetano Veloso, Marisa Monte, Carlos Nuñes, Andrea Bocelli, Ennio Morricone (con il quale ha realizzato l’album “Focus” nel 2003). Il suo ultimo album, “Momentos”, uscito nel 2009, è un tributo ai suoi vent’anni di carriera, e raccoglie brani inediti e alcune delle sue più belle esibizioni live.

SAVINA YANNATOU

Savina Yannatou è nata ad Atene nell’aprile del 1959, ha frequentato il Conservatorio nella sua città e poi la celebre Guidhall School di Londra; ha cominciato la sua carriera di cantante partecipando a un programma di grande successo alla Radio Greca, sotto la direzione del compositore Manos Hadjidakis. Si è poi dedicata all’interpretazione di canzoni della sua terra, collezionando celebri collaborazioni con compositori contemporanei, per poi concentrasi sulla musica medievale, rinascimentale e barocca, fino a scoprire un grande amore per l’improvvisazione vocale, il jazz, l’avanguardia. Oltre alle moltissime partecipazioni e agli undici album a suo nome, con la band Primavera en Salonico, dal ’95 a oggi ha inciso sei album, di cui tre con la prestigiosa etichetta ECM di Manfred Eicher.

MERCAN DEDE & SECRET TRIBE

Arkin Ilicali, noto con il nome d'arte di Mercan Dede, è nato a Bursa, città turca a sud del Mar di Masmara, nel 1966. Studente di giornalismo a Istanbul, affascinato fin da piccolo dal suono del ney, il flauto tradizionale turco, e appassionato di musica e fotografia, comincia a lavorare come dj a ventitré anni. Nel corso del tempo accumula un’enorme esperienza musicale, e sperimenta la fusione di due generi apparentemente opposti, l’elettronica e la tradizione folklorica del suo paese, riuscendo a trasporre in musica la filosofia Sufi dell’armonia degli opposti. Il suo debutto discografico “Sufi Dreams”, nel 1987, viene accolto con entusiasmo e lo porta alla ribalta internazionale, procurandogli la partecipazione a prestigiosi festival. Nel 1997 forma Secret Tribe, gruppo composto da musicisti e danzatori dervisci, con il quale suona in tutto mondo e incide diversi dischi, alcuni per la sua etichetta, la Doublemoon Records. Oltre che come dj, polistrumentista e compositore, ha lavorato come direttore d’orchestra, e tra le sue molte collaborazioni eccellenti si annoverano quelle con la coreografa Pina Bausch, i cantanti Peter Murphy e Natacha Atlas, il contrabbassista Mich Gerber, i pianisti Omar Sosa e Ludovico Einaudi. Nominato direttore musicale del progetto Güldestan (destinato a rappresentare la cultura e le arti turche in tutto il mondo) dal Ministero della Cultura del suo Paese, ha da poco pubblicato “Breath”, il suo ultimo album: un lavoro dagli “umori” mediorientali, che lo ha visto collaborare, tra gli altri, con la star della canzone kurda Aynur Dogan.

TARAF DE HAÏDOUKS

Vengono da Clejani, un piccolo villaggio romeno della regione storica della Muntenia, i Taraf de Haïdouks, ensemble composto da voci, violini, fisarmoniche, cimbali, contrabbasso e clarinetto, che prende il suo nome dagli antichi banditi della Romania feudale, che ancor oggi, nelle campagne, sono simbolo di libertà e giustizia sociale, e dell'arte di arrangiarsi di un popolo di fronte alle ingenuità del signore. Nella musica degli Haïdouks, influenze bulgare, turche e slave, e il forte senso della tradizione orale, con le antiche ballate che vengono tramandate di padre in figlio e si evolvono continuamente, trasformate dalle nuove generazioni. Dal 1991 a oggi hanno inciso sette album per l'etichetta belga Crammed (distribuita in Italia da Materiali Sonori), partecipato a prestigiosi festival internazionali e sono ormai conosciuti al di fuori dei confini europei, anche per aver suonato con il Kronos Quartet alla Royal Festival Hall di Londra, animato le sfilate dello stilista giapponese Yohji Yamamoto (il preferito di Wenders), e avuto una parte nel film e nella colonna sonora di The Man Who Cried di Sally Potter, accanto all’amico e fan Johnny Depp.

SUD SOUND SYSTEM

Dall’esordio discografico nel 1991, con il 12 pollici Fuecu/T’a sciuta bona, la parabola musicale dei Sud Sound System è sempre stata in crescendo, grazie alla freschezza delle trovate musicali che fondono il reggae con il dialetto salentino e l’impegno di testi senza retorica. Dalle piccole dance hall in provincia degli inizi alle apparizioni radiofoniche e televisive, fino ai numerosi concerti nel resto d’Italia e sui palchi di tutta Europa, il fenomeno Sud Sound System ha continuato a dilagare per un ventennio, apportando un contributo decisivo alla nascita del movimento reggae-raggamuffin in Italia. Nel corso degli anni, i Sud sono spesso usciti dai binari prettamente musicali per approdare ai set cinematografici, come quello di Liberate i Pesci di Cristina Comencini girato in Salento, diventando anche protagonisti dei corti realizzati dai registi Renato De Maria e Gianluca Sgalambro trasmessi dalla Rai. Oltre ai molti singoli e alle varie partecipazioni, hanno realizzato sette album a loro nome, tra cui “Ultimamente”, uscito lo scorso maggio, che ospita Ms. Trinity, Luciano, e gli affermati gruppi vocali giamaicani Tok e Voicemail.

LES TAMBOURS DU BURUNDI

Entrano in scena vestiti con i colori della loro bandiera, verde, bianco e rosso. I tamburi sulla testa, uno dietro l’altro, si dispongono in semicerchio attorno al tamburo centrale per cominciare la loro danza. Les Tambours du Burundi è un ensemble di danzatori e percussionisti considerato nel mondo l’ambasciatore della cultura burundese e di questo formidabile strumento, utilizzato per tutto il periodo monarchico solo nelle grandi occasioni per accompagnare il Re durante le cerimonie, e ancora oggi considerato sacro. Uno spettacolo tanto fisico quanto musicale, che coniuga danza, canto e ritmo percussivo e che trabocca di significati spirituali, giacché ogni passo, ogni battuta, ogni vibrazione ha un suo senso peculiare. Dall’anno della sua formazione, nel 1994, il RUR (Rythme Umurisho Rhythm), più noto come Les Tambours du Burundi, si è esibito in tutto il mondo, esprimendo attraverso uno spettacolo fatto anche di acrobazie, salti e balli, tutta l’esuberanza, la forza e la voglia di vivere in pace di un popolo devastato dalla guerra civile degli anni Novanta.

BALLAKÉ SISSOKO

Nato nel 1968 da una famiglia di griot maliani, Djelimoussa “Ballaké” Sissoko è un custode della tradizione, della storia e della cultura mandengue, ed è considerato tra i più grandi interpreti della kora del suo paese. Figlio di Djelimady Sissoko, grande maestro della kora mandinga, nella cui scuola inizia a studiare lo strumento fin da bambino, suona nel prestigioso Ensemble Instrumental National du Mali e accompagna vari cantanti maliani, prima di giungere sulla scena internazionale grazie alle collaborazioni con Toumani Diabate in “New Ancient String” e Taj Mahal nel progetto Kulanjan. Strumentista di enorme talento, Sissoko si ispira alla tradizione, forgiando uno stile personale e innovativo sempre aperto a nuove esperienze musicali.

JOE PETROSINO ( La Taranta nella Rete)

Chitarrista e voce solista della Joe Petrosino & Rockammorra Band, vincitori del concorso “Note per la Notte”, rientrante nel progetto La Taranta nella Rete, Luca Petrosino, in arte Joe, è nato nel 1978 e vive a Nocera Inferiore (SA). Specializzato in “Fonia&Midi” all’Università della Musica di Roma, prende parte a stage con Niccolò Fabi, Stefano Sastro e Massimo Varini. Si affaccia alla musica prima come chitarrista, poi passa al pianoforte, e infine approda agli strumenti tipici della musica tradizionale campana, come il mandolino e la tammorra. Arriva così alla musica popolare, mettendo a punto nuove sezioni ritmiche intrecciate da armonizzazioni vocali che si dipanano su una unica melodia, mettendo a punto un sound del tutto personale, il rockammorra, che fonde il mistero di canti iniziatici alle cantate glam-rock armonizzate da tammorre, batteria, chitarra elettrica, basso, mandola e mandolino. Un sound che si ritrova in "Rockammorra", album di debutto uscito a gennaio 2010.

NOTA DI LUDOVICO EINAUDI

La prima volta che ho sentito parlare del fenomeno del tarantismo risale ai miei vent'anni, ai tempi in cui studiavo al conservatorio e parallelamente coltivavo letture tra le più disparate, saggi in qualche modo correlati alla musica. Tra questi ricordo un bel capitolo del libro di Gilbert Rouget, "Musica e Trance", dedicato al fenomeno del tarantismo salentino. L'autore analizza le varie interpretazioni intorno al rito di esorcismo nonché allo stato di possessione che colpiva prevalentemente le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate dalla tarantola. Una volta morsicate sprofondavano in uno stato di grande malessere, crisi isteriche convulsive e turbe emotive che si ripresentavano ciclicamente ogni anno all'inizio dell'estate. La cura della "tarantata" veniva effettuata da un gruppo di persone attraverso un complesso rito terapeutico a base di musica, danza e uso dei colori, che si svolgeva a casa della vittima e durava non meno di tre giorni. Sulle note ritmiche delle "pizziche", la "tarantata" si abbandonava a una danza concitata, che la induceva in uno stato di trance liberandola dal malessere. Le pizziche, per chi non lo sapesse, sono musiche basate su un ritmo molto incalzante, sostenuto principalmente dal tamburello, strumento “re” della zona, con il quale i salentini nei secoli hanno affinato una tecnica magistrale molto caratteristica. Gli altri strumenti coinvolti nel rito erano soprattutto il violino, l'organetto e la chitarra. Poi naturalmente una variazione illimitata di invocazioni si accompagnava all’esorcismo: “Addo' ti pizzico' la tarantella? sotto la putia de la 'unnella”, con anche invocazioni a San Paolo, santo protettore dei “pizzicati”: “O Santu Paulu meu delle tarante che pizzichi le caruse tutte quante (...) e le fai sante…”

Non starò a dilungarmi sull'argomento che si può approfondire leggendo il bellissimo libro di Ernesto De Martino, "La terra del rimorso", invece vorrei raccontare qualcosa della mia esperienza personale in veste di Maestro Concertatore della Notte della Taranta 2010, concerto conclusivo dell’omonimo festival, che come sempre si terrà a Melpignano (Lecce), quest'anno in data 28 agosto. Partecipare a questo progetto è stata una straordinaria occasione per immergermi negli infiniti meandri della musica salentina. Rileggere e interpretare un repertorio popolare non è cosa semplice, si pongono molte considerazioni. La prima per me è stata sicuramente quella del rispetto del materiale di partenza, del cercare di capire quali sono gli elementi che caratterizzano quel linguaggio, e limitare l'ambito creativo all'interno di quelle regole. Faccio un esempio architettonico: se devo costruire una nuova porta in un edificio dove tutte le altre porte hanno la volta, cercherei di progettare una porta con la volta. Avere dei limiti è sempre molto interessante, si scopre con grande meraviglia che con pochi elementi si possono realizzare architetture incredibili. E proprio l'architettura del Salento è stata per me grande fonte d’ispirazione. Ascoltando le registrazioni effettuate sul campo negli anni ‘60, sia nelle case private che in campagna, ho percepito un colore che mi riportava all'intensità della terra, della pietra spaccata dal sole, dei muretti a secco che tratteggiano i campi di ulivi, delle splendide masserie, degli antichi palazzi-fortezza che ovunque ornano il paesaggio. Così come nel restauro di un edificio si rimuovono le mura costruite in epoche recenti per ripristinare quelle originali, così ho cercato di ritrovare un suono che restituisse il più possibile il colore che avevo colto in quegli ascolti. Ho cercato nelle voci quella tonalità aspra e graffiante, voci tese come ragnatele e affilate come coltelli, più vicine al medio oriente che alla tradizione napoletana.

Nella musica salentina ci sono alcuni elementi molto complessi, melodie con modi arcaici  e ritmi che spostano il battere col levare. Altri elementi, come l'armonia, sono più lineari, spesso dettati dalla natura stessa degli strumenti, come l'organetto, ma assolutamente efficaci nella loro semplicità. Naturalmente ogni rilettura di un repertorio, come la traduzione di un libro, deve tradire qualcosa dell'originale, per restituire una chiave contemporanea di lettura che lo renda attuale, vivo e accessibile al mondo in cui viviamo. La mia chiave di lettura è stata quella di cercare di mettere in rapporto questa musica con le forme che si sono sviluppate in anni recenti nell'ambito della musica elettronica, del minimalismo e della trance, sottolineandone le antiche radici comuni. Ho visto nella Notte della Taranta l’essenza dei raduni giovanili moderni, un grande rito con decine di migliaia di persone che si abbandonano al ritmo, al canto e alla danza. C'e una frase di un musicista marocchino, alla fine del capitolo sul tarantismo del libro di Rouget, che rappresenta molto chiaramente ciò che intendo, "credo nel valore liberatorio della trance attraverso la musica, non più per esorcizzare gli spiriti del male, bensì, simbolicamente, gli spiriti del XX secolo". Ma non solo, questo evento è una grandissima festa popolare, un'occasione unica dove tutte le generazioni si ritrovano unite  a celebrare il loro  legame di appartenenza con questa antica terra ricchissima di storia e di cultura, e che attraverso la sua rilettura ci aiuta a ritrovare i nostri migliori valori.

SCHEDE GRUPPI FESTIVAL

LA NOTTE DELLA TARANTA 2010

 

venerdì 13 agosto

CORIGLIANO D'OTRANTO - Piazza Vittoria

Calanti

Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli

Antonio Castrignanò

CALANTI

Sei giovani musicisti, tutti appartenenti alla Famiglia Colitti di Ugento, che rinnovano una tradizione musicale di famiglia fatta di passione e amore per la cultura popolare del Salento. In attività dal 1998, i Calanti hanno saputo mantenersi integri dalla moda delle contaminazioni extra-culturali che hanno snaturato il panorama musicale popolare, meritando a pieno titolo l'appellativo di "eredi autentici della tradizione". Il loro ultimo lavoro discografico "W ci zumpa", realizzato in occasione dei dieci anni dalla nascita del gruppo, contiene alcuni dei brani più noti della tradizione popolare salentina.

MARIO SALVI E I CANTORI DI VILLA CASTELLI

Da sempre appassionato delle tradizioni musicali del centro e sud Italia, Mario Salvi è uno dei maggiori conoscitori e studiosi della fisarmonica diatonica, meglio conosciuta come organetto, e del suo utilizzo nella musica popolare. È promotore del gruppo spontaneo di cantori e suonatori tradizionali I Cantori di Villa Castelli (piccolo paese del brindisino noto come “il paese dell’organetto”), con cui si propone di diffondere la ricchezza delle musiche e dei canti della Murgia sud-orientale. Il gruppo si è esibito in numerose manifestazioni in Italia e all'estero a conferma del crescente interesse per l’organetto tradizionale pugliese.

ANTONIO CASTRIGNANÒ

“Mara la Fatìa”: questo è il titolo del secondo lavoro discografico firmato da Antonio Castrignanò, felice conferma della scena musicale salentina, che sarà pubblicato per l’etichetta world Felmay e presentato in anteprima assoluta nella prima tappa del Festival La Nottenotte e il lavoro le anime protagoniste che si intrecciano aprendo scenari e spaccati di vita quotidiana dai quali emergono sogni, amori, speranze, ma anche le fatiche della gente abituata a cantare la terra. della Taranta 2010. Dopo il successo di “Nuovomondo O.s.t.” (Sony/Rca 2007), l’artista di Calimera torna a raccontare storie e vicende legate al mondo contadino con un disco intenso e curato nel quale convivono raffinate interpretazioni di brani tradizionali e canzoni inedite scritte dal musicista. Attraverso un’attenta ricerca di timbri e suoni arcaici, sono la

 

sabato 14 agosto

ZOLLINO – Villa Comunale

Manekà

Ri Briganti Band (Note per la Notte)

Kachupa Folk Band (Note per la Notte)

Epifani Barbers

MANEKÀ

I Manekà, nati circa sei anni fa, hanno già all’attivo quattro lavori discografici che racchiudono brani del repertorio tradizionale salentino e inediti che interpretano stati d'animo legati al mondo attuale, così come la pizzica faceva molti anni fa, trasportando in musica ansie, gioie e paure della vita contemporanea. È dello scorso giugno l’uscita dell’ultimo album “Respira”, pieno di sonorità mediterranee, frutto di vari anni di sperimentazioni musicali e dell’incontro con artisti come Angelo Branduardi e Teresa De Sio.

RI BRIGANTI BAND (La Taranta nella rete)

Vincitrice dal concorso Note per la Notte con il brano Musicultura Suddista, la Ri Briganti Band (RBB) nasce nel 2005 intorno all'idea di riprendere la musica popolare e arricchirla attraverso contaminazioni moderne, al fine di riproporla al grande pubblico sotto una nuova veste, senza modificarne l'essenza originale. Il progetto mira a una rielaborazione delle ritmiche e delle armonie tipiche del sud, come le tarantelle, le pizziche e le tammurriate, contaminandole con ritmiche e armonie tipiche del bacino del Mediterraneo.

KACHUPA FOLK BAND (La Taranta nella rete)

Prende il nome da una zuppa capoverdiana, la Kachupa Folk Band, e proprio come il celebre piatto combina ingredienti musicali diversi, dal rock al folk, dal latin al pop, per rivisitare la musica popolare in modo originale. La band nasce nel 2003 dall’unione di sei musicisti originari di varie regioni d’Italia (Sardegna, Piemonte, Puglia), più la cantante bulgara Lidiya Koycheva, figlia del noto fisarmonicista Neno Koychev. La loro musica è un viaggio ideale che spazia tra le culture e le sonorità di vari popoli del mondo, passando dai Balcani al Mediterraneo, rivisitando la tradizione in chiave più attuale e moderna. Con il brano Usti Baba, sono tra i vincitori del concorso Note per la Notte, progetto de la Taranta nella Rete, in collaborazione col MEI.

EPIFANI BARBERS

Eccellente interprete della tradizionale mandola alla “barbiere”, così chiamata perché un tempo veniva praticata nei saloni da barba pugliesi, Mimmo Epifani ha appreso la sua arte fin da bambino nella barberia di Maestro Costantino, a San Vito dei Normanni, divenendo nel tempo un virtuoso del mandolino, tra i più apprezzati custodi di questa usanza antica sopravvissuta solo grazie all’apprendimento diretto. Nel 2003 ha fondato Epifani Barbers e inciso il suo primo album da solista dal titolo “Marannui”. Ma è con “Zucchini Flowers” del 2008, arrangiato dal chitarrista degli Avion Travel Fausto Mesolella, che ha ottenuto la definitiva ribalta, conquistando pubblico e critica.

 

lunedì 16 agosto

CASTRIGNANO DE’ GRECI – Zona 167

Astèria

Salentorkestra

Zimbaria

ASTÈRIA

Il ritmo della pizzica e l’antico dialetto greco parlato a Sternatia e nella Grecìa Salentina sono gli elementi principali del gruppo Astèria, formato da cinque musicisti e quattro ballerini. Nato nel 1993 su iniziativa di Giorgio V. Filieri (chitarra e voce solista), appassionato di cultura e tradizioni della Grecìa ed erede di una famiglia di suonatori di canti popolari, il progetto è anche un'associazione culturale per la difesa e la salvaguardia delle tradizioni dei paesi ellenofoni.

SALENTORKESTRA

L’obiettivo della Salentorkestra è di proporre composizioni originali e musiche tradizionali salentine nel contesto più ampio della cultura musicale del Mediterraneo. Ritmi balcanici, greci e albanesi si intrecciano a pizziche e tarantelle, con l’intento di amalgamarne le sensibilità. La forza dell’ensemble (i cui componenti provengono tutti da lunghe esperienze in Xanti Yaca, Officina Zoè, Uccio Aloisi Gruppu, Mascarimirì), sta nel riproporre l‘antico ritmo popolare che conduce alla trance della pizzica-pizzica, attraverso una sapiente fusione di virtuosismo strumentale e nenie ipnotiche.

ZIMBARIA

Sempre e per sempre legata al nome del suo fondatore, l’indimenticato Pino Zimba, scomparso nel febbraio 2008, la formazione ora guidata da Rossano Ruggeri è tra le espressioni più alte del ritmo travolgente del tamburello e dell'evoluzione vocale e strumentale della pizzica salentina, tanto da essere considerata tra i massimi ambasciatori del folclore popolare salentino. Ruggeri, chitarrista e leader, è uno dei più rappresentativi artisti e compositori della scena world italiana; alla guida del gruppo si propone di coltivare e rinnovare l’eredità lasciata dal suo fondatore, anche attraverso il tamburello del figlio di Zimba, Eduardo entrato per ultimo nel gruppo.

 

martedì 17 agosto

CURSI – Piazza Pio XII

Argalìo

Enza Pagliara

Canzoniere Grecanico Salentino ospite Piers Faccini

ARGALÌO

Ha alle spalle quasi trentacinque anni di attività, il gruppo Argalìo, nato a Corigliano d’Otranto all’interno dell’omonima associazione culturale. Da sempre, il suo obiettivo è quello di promuovere la lingua grika e le tradizioni popolari del Salento. Esattamente come esprime il suo nome (argalìo, telaio) il gruppo cerca di tessere un intreccio tra passato e presente, tra tradizione e modernità, proponendo un repertorio di antichi canti, utilizzando gli stessi semplici strumenti popolari con i quali anticamente si portavano le serenate alle innamorate o gli auguri in occasione delle festività.

ENZA PAGLIARA

La sua voce è tra le più intense della riproposta musicale salentina, un congiungimento ideale tra il passato della tradizione e il presente della ricerca. Grazie alle sue particolari doti interpretative e vocali, che ne fanno un’artista raffinata e apprezzata, Enza Pagliara ha collezionato prestigiose collaborazioni, come quelle con Giovanna Marini, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Noa, Lucilla Galeazzi. Nel suo ultimo lavoro “Frunte de Luna” (uscito per AnimaMundi), è accompagnata da cantori custodi della tradizione e da musicisti di grande talento e sensibilità interpretativa. Un viaggio in cui le parole e i suoni si rincorrono e si sorpassano, per farsi armonia, e che si srotola tra “parole impastate in faccia alla luna”. Nel nuovo spettacolo Unda Maris, la voce di Enza Pagliara sarà supportata dalle installazioni pittoriche di Orodè Deoro.

CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

Nato a metà degli anni ’70 da un’idea di Daniele e Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino compie quest’anno trentacinque anni, durante i quali si è mosso tra la ricerca folklorica e l’impegno per una nuova circolazione della comunicazione popolare. A coronamento di questi lunghi anni di attività, lo scorso maggio è uscito “Focu d’Amore”, sedicesimo album nella discografia del gruppo: un’antologia che, accanto a brani inediti, ripercorre i pezzi storici del CGS rivisitati da Mauro Durante, con nuovi arrangiamenti e un senso estetico più moderno, grazie anche all’apporto di sedici musicisti provenienti dai percorsi musicali più diversi. Un inno al fuoco dell’amore, quel sentimento primordiale che trova nella poesia popolare la sola descrizione realmente evocativa.

PIERS FACCINI

Cantautore eclettico e dalla multiforme personalità, Piers Faccini (di madre inglese e padre italiano), è nato a Luton, Bedfordshire, in Inghilterra, nel 1970, e si è poi trasferito in Francia, dove vive attualmente. Artisticamente in bilico tra Londra (dove ha esordito nel 1997 con il gruppo Charley Marlowe), Parigi, Los Angeles, ma anche Napoli e il sud Italia (da tempo, Faccini annovera tra le sue maggiori fonti d’ispirazione Uccio Aloisi), influenzato da soul, blues e musica etnica, si muove attraverso il folk e il rock, coniugando suggestioni italiane, irlandesi, russe, gitane, e mescolando strumenti che arrivano da tutto il mondo, come la kora (che ha imparato a suonare da Ballaké Sissoko) e il violino cinese erhu. Dopo il successo dell’album d’esordio “Leave No Trace”, il successivo “Tearing Sky” ha visto la presenza di ospiti illustri, tra cui Ben Harper, Inara George (figlia del celebre chitarrista Lowell George), Ballaké Sissoko e Juan Nelson degli Innocent Criminals. Dello scorso anno è “Two Grains of Sand”, album intimo, elegante che combina insieme soul, folk, blues, sfumature country, sonorità contemporanee newyorkesi, tamburi afro.

 

mercoledì 18 agosto

SOLETO – Villa Comunale

Ariantica

Ghetonìa

Daniele Durante

ARIANTICA

Attivi sulla scena musicale salentina dal 1996, nel corso degli anni hanno condotto una ricerca capillare sulle canzoni popolari della nostra terra, ponendosi come obiettivo di riproporre gli stilemi vocali e strumentali della musica di tradizione, facendosi accompagnare nei loro spettacoli anche da un corpo di ballo.

GHETONÌA

Da anni impegnato nell’esplorazione e nello studio del mondo sonoro del Salento e della “Grecìa Salentina”, il gruppo Ghetonìa ricerca sul palco l’immersione in una cultura ricca di profumi, tradizioni, suoni, domande sul futuro. La musica canta la quotidianità della vita contadina; i canti accompagnano il lavoro nei campi, la semina, la pesca; e le storie più comuni parlano d’amore, di allegria, di passione, ma anche di disincanto e commiato. A volte, da queste basi, nasce anche la famosa pizzica, figlia di antiche feste dionisiache, eredità dell’antica Grecia.

DANIELE DURANTE

Dopo aver interpretato per oltre trentadue anni la riproposta della musica popolare salentina con il Canzoniere Grecanico Salentino, e averlo poi lasciato nelle mani del figlio Mauro, Daniele Durante è tornato sulla scena con un progetto solista. Il suo ultimo progetto, “Salento Mediterre”, nasce dalla consapevolezza che le vie dei canti e i sentieri della musica che si incrociano nell’area del Mediterraneo parlano lingue diverse e suonano strumenti diversi, tuttavia comunicano, si riconoscono, interagiscono e solidarizzano; il Salento, in quanto terra di incursioni, incroci etnici e culturali, viene dunque visto come culla naturale delle tradizioni popolari e al contempo luogo per nuove forme di sperimentazioni musicali.

 

giovedì 19 agosto

MARTANO – Largo Santa Sofia

Stella Grande e le Anime Bianche

CantoAntico

Tamburellisti di Torrepaduli

STELLA GRANDE E LE ANIME BIANCHE

Ispirazione poetica e suoni della tradizione popolare salentina si coniugano nel lavoro di Stella Grande e le Anime Bianche, tra le giovani realtà della riproposta musicale del territorio. Gli strumenti musicali utilizzati dal gruppo, l’intensità dell’interpretazione e una spiccata teatralità puntano a un crescente coinvolgimento ritmico ed emotivo del pubblico.

CANTOANTICO

Pizziche, tammurriate, canti di lavoro e di lotta del Meridione formano il terreno musicale da cui muove CantoAntico, nato dall’incontro tra musicisti di diverse provenienze e formazione. Attraverso un incessante lavoro di recupero e di ricerca, il gruppo è riuscito a creare un linguaggio musicale nuovo, che combina insieme sonorità antiche e arrangiamenti inediti. Considerato uno dei gruppi emergenti più significativi della musica del Sud Italia, ha già all’attivo quattro lavori discografici e due spettacoli teatrali. Collabora con la Piccola Orchestra del Mediterraneo, diretta da Sandro Torriani, e con l’attrice Marina De Juli della compagnia Dario Fo-Franca Rame. Alla Notte della Taranta, il gruppo presenta il progetto “Terramara”, con la voce ospite di Emanuela Gabrieli.

TAMBURELLISTI DI TORREPADULI

Fondato nel 1989 dall’etnomusicologo e cantante Pierpaolo De Giorgi insieme al depositario e abilissimo maestro del tamburello Amedeo De Rosa (scomparso nel 1999), il gruppo è ormai da oltre vent’anni uno dei maggiori protagonisti della riaffermazione della pizzica-pizzica. Lo spettacolo ricrea l’atmosfera della festa di San Rocco a Torrepaduli, e culmina con il famoso assolo di tamburello che evidenzia il ruolo primario del tamburello salentino e la grande abilità dei tamburellisti, tra i quali spiccano Salvatore Crudo, Rocco “Luca” e Donato Nuzzo con i suoi singolari effetti ritmici.

 

venerdì 20 agosto

CALIMERA – Area Mercatale

Triace

Kalàscima ospite Raffaello Simeoni

Antonio Amato Ensemble

TRIACE

Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo e Carla Petrachi danno nuovo significato al dialogo musicale che nel 2008 le ha viste passare per la pubblicazione del primo lavoro discografico “Sebben che siamo donne”. Il progetto artistico del gruppo Triace rappresenta la simbiosi tra la vocalità tradizionale e i suoni più contemporanei; la sua naturale circolarità accoglie il gusto dell’improvvisazione, scegliendo come punto di partenza la musica popolare salentina per poi lasciar confluire ogni energia e ispirazione in sonorità più ricercate e travolgenti.

KALÀSCIMA e RAFFAELLO SIMEONI

Composto da giovani musicisti di Alessano, Kalàscima è stato definito un vero e proprio gruppo militante per la sua determinazione a essere schierato, a utilizzare la memoria come arma, tutto attraverso una musica che sia vicina alle radici musicali del Salento, ma piena di contaminazioni. Il loro repertorio spazia dalla pizzica e dai canti in griko ai canti garganici, dalle danze irlandesi alle musiche ebraiche, balcaniche e al folk di protesta. A impreziosire la formazione, Raffello Simeoni, cantante, musicista, compositore, suonatore di flauti moderni, antichi e tradizionali, cornamuse, organetto, ciaramelli, liuti arabi, ghironda, e fondatore nel 1985 dei Novalia. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con musicisti di diverse estrazioni musicali, e artisti del calibro di Noa, Avion Travel, Alexander Balanescu, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Moni Ovadia, Simone Cristicchi. Ha composto musica per il teatro, il cinema, la danza, la televisione e fatto tournée in Italia ed Europa. Nel 2009 è uscito il suo disco “Mater Sabina”.

ANTONIO AMATO ENSEMBLE

Antonio Amato è un cantore che ha appreso in famiglia le modalità del canto popolare. Il repertorio dell’Ensemble spazia dai canti d’amore a quelli di protesta, dai canti di lavoro alle pizziche. Il gruppo che lo accompagna si pone l’obiettivo di rileggere il repertorio della musica tradizionale salentina con uno stile raffinato ed elegante. La poetica del gruppo continua nel nuovo album “Furtuna”, nel quale convivono canti tradizionali, riletti e reinterpretati, e brani inediti.

 

sabato 21 agosto

ALESSANO – Piazza Don Tonino Bello

Uccio Aloisi e Robba de Smuju

Ensemble Notte della Taranta

UCCIO ALOISI e ROBBA DE SMUJU

Fondamentale punto di riferimento per tutti coloro che intendono avvicinarsi alla musica di tradizione orale salentina, Uccio Aloisi è il più famoso cantore salentino, noto per la sua straordinaria vocalità antica, caratterizzata dall’uso di particolari fioriture e abbellimenti, in analogia con i modi delle tradizioni mediterranee. Compagno di viaggio di Uccio Aloisi nei concerti è il suo gruppo Robba de Smuju, che interpreta i brani tradizionali in maniera semplice ed essenziale valorizzando la sua personalità musicale. Nello spettacolo, Uccio ripercorre la "vera" tradizione salentina, dagli stornelli ai canti d'amore, dai canti alla stisa sino ad arrivare alla frenetica pizzica-pizzica. Uccio Aloisi compirà a ottobre 82 anni, la maggior parte dei quali passati lavorando la terra e cantando.

ENSEMBLE NOTTE DELLA TARANTA

Il progetto “Ensemble Notte della Taranta” ha la finalità di riunire in un unico spettacolo i momenti più significativi che hanno caratterizzato le edizioni del Festival dal 1999 al 2009. Alla Notte della Taranta 2010 l’Ensemble registrerà dal vivo il suo spettacolo, nel quale i momenti di grande poesia di Piero Milesi cederanno il passo a momenti di esplosione ritmica firmati da Stewart Copeland con la complicità di Vittorio Cosma, passando per le sonorità tipicamente popolari e di grande impatto emotivo di Ambrogio Sparagna e da quelle word firmate da Mauro Pagani. La registrazione rientra nel progetto "Kairos, tradizione & innovazione" finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e promosso dal Centro Studi Kairos di Lecce, un centro servizi a basso impatto ambientale per la progettazione di iniziative culturali, educative, sociali e servizi di comunicazione.

 

domenica 22 agosto

MARTIGNANO - Piazza della Repubblica

AriaFrisca

Mascarimirì/TRADIZIONALE

Insintesi

ARIAFRISCA

Rinnovare e personalizzare la musica della loro terra, unendo le sonorità tradizionali della pizzica ad arrangiamenti più barocchi, è l’obiettivo di questo gruppo formato da nove musicisti non professionisti, che si definiscono “figli naturali” dei suonatori di pizzica. Nel loro repertorio, canti d’amore, di lavoro e di protesta, ma anche inediti, tutti orchestrati ponendo al centro dell’armonizzazione strumenti antichi come il piffero, il flauto, il tamburello.

MASCARIMIRÌ/TRADIZIONALE

I Mascarimirì, gruppo diretto dal 1998 da Claudio “Cavallo Giagnotti”, con il suo sound originale, che va dalla pizzica al punk-dub tarantolato, è da sempre impegnato nella risignificazione della musica tradizionale salentina. Alla Notte della Taranta 2010, la prima parte dello spettacolo è a metà tra la festa tradizionale salentina, la pizzica-pizzica, e il pensiero del Sound System dove ancora più forte è il l’idea minimalista che sta tra l’uso degli strumenti di sempre (tamburello e voce) e il suono digitale. Nella seconda parte, invece, il nuovo spettacolo “Tradizionale” porterà in scena la polifonia di quattro voci, quelle di Claudio “Cavallo” Giagnotti, Mino Giagnotti, Vito Giannone e la “uce de fimmina” di Anna Cinzia Villani, accompagnate solo dal tamburreddhu (tamburo a cornice usato nel Salento). Un progetto tutto acustico, in cui si ritrova appieno la forza dei canti d’amore, di lavoro e di lotta e il calore della terra viene risvegliato da vibrazioni uniche, calde, solide, che si oppongono a una modernità sonora in continuo cambiamento.

INSINTESI

Dub, jungle, elettronica, miscelati alle sonorità del reggae salentino e della musica etnica mediterranea; sono questi gli elementi del duo Insintesi, ovvero Alessandro Lorusso e Francesco Andriani de Vito che, sul palco come nei dischi, vengono affiancati da altri musicisti, dj e vocalist per dar vita a una performance vibrante, fatta di bassi profondi e metriche reggae. Il loro ultimo lavoro discografico “Salento in Dub”, uscito lo scorso gennaio per AnimaMundi, ha visto la partecipazione di Sud Sound System, Alessia Tondo, Opa Cupa, Nidi d’Arac, Anna Cinzia Villani, Treble, Salentorkestra, Raffella Aprile.

 

lunedì 23 agosto

CARPIGNANO SALENTINO - Piazza Duca d'Aosta

La Banda Wagliò

Madreterra

Mimmo Cavallaro TaranProject

KamaFei

LA BANDA WAGLIÒ

È dalla passione per la musica popolare pugliese e internazionale di un gruppo di giovani amici cresciuti tra i colli di Alberobello che nel 2005 nasce il progetto La Banda Wagliò. Le diverse esperienze musicali dei componenti danno vita a un genere folk molto personale che mantiene i ritmi tipici di pizzica e tarantella, ma li arricchisce con l’utilizzo di suoni e strumenti moderni, elettrificati.

MADRETERRA

Nato dalla fusione delle diverse esperienze musicali dei suoi componenti, tutti provenienti dai paesi della Grecìa Salentina, il gruppo Madreterra fa un viaggio attraverso i canti popolari della tradizione, riproponendoli attraverso un personale arrangiamento, e arricchendoli con una ricerca continua di nuove musicalità e ritmi coinvolgenti.

MIMMO CAVALLARO TARANPROJECT

Con il suo TaranProject, Mimmo Cavallaro proietta la tarantella calabrese nella musica etnica europea contemporanea, proponendosi di leggere le pagine ancora aperte della tradizione musicale calabrese, in particolare quelle della zona jonica-reggina. Il TaranProject si esprime attraverso i suoni antichi e gli strumenti della tradizione calabrese, muovendosi nell’articolato linguaggio della taranta, che assume una connotazione diversa in ogni provincia, vallata o villaggio. Il suo ultimo disco “Sona Battenti” è prodotto dalla Taranta Power di Eugenio Bennato. Insieme a quest’ultimo, il TaranProject ha partecipato ai più importanti festival di musica etnica europei.

KAMAFEI

In griko KamaFei vuol dire “caldo che scorre”, e proprio come una calda onda musicale, il gruppo si muove tra canti d’amore tradizionali e brani originali in lingua salentina. Nello spettacolo dei KamaFei si incontrano le spinte tradizionali ben difese da Antonio Melegari con il basso dub-rock di Marco Santoro Verri e le atmosfere mediterranee elle corde di Stefano Calò, tutto accompagnato dal ritmo frenetico del tamburello, la potenza della batteria e nuove melodie vocali legate a hip hop e reggae. I componenti dei KamaFei hanno partecipato, anche individualmente, a festival ed eventi in tutto il mondo, e nel 2008 hanno inciso l’inedito Moroloi-Maitre per la mostra d’arte contemporanea “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e “Mama”, scultura sonora di Gianna Nannini.

 

martedì 24 agosto

STERNATIA – Villa Comunale

Briganti di Terra d’Otranto

Mario Incudine e il Gruppo Terra

Bandadriatica

BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO

Nato nell’estate 2001, con all’attivo tre album e numerosi concerti, il gruppo fa parte delle interessanti realtà della riproposta popolare del Salento. Spinti dalla voglia di fondere e sintetizzare le varie esperienze in campo artistico e musicale, i Briganti eseguono i brani classici della tradizione salentina riadattandoli e reinterpretandoli, con particolare cura della sonorità e della modulazione delle voci.

MARIO INCUDINE E IL GRUPPO TERRA

Cantore e compositore di brani in dialetto siciliano fin dalla tenera età, il non ancora trentenne Mario Incudine è considerato dalla critica l’interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia”, un artista a metà tra cantautore e cantastorie. Impegnato in diversi progetti per la divulgazione delle tradizioni sicule, Mario e il gruppo Terra (la formazione che da sempre lo accompagna) si sono esibiti in lungo e largo per le piazze e i teatri in Italia, in Cina, in Africa (Marocco, Tunisia, Algeria e Capoverde), in Messico e negli Stati Uniti. Nel 2009 hanno vinto il Festival della nuova canzone siciliana con il brano Salina, arrangiato a quattro mani con Antonio Vasta. Attualmente, Mario Incudine cura la direzione dell’orchestra multietnica SeteSóisSete Luas, dell’Orchestra EtnoMediterranea e dell’Orchestra popolare siciliana.

BANDADRIATICA

L’ensemble, guidato dal’eclettico organettista Claudio Prima, è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico. Il repertorio è la sintesi di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sul rapporto fra le musiche del Sud Italia, dell’Albania, della Grecia e di tutto il versante nord-est adriatico, reinterpretato con lo spirito di una banda moderna, in bilico fra le lente marce delle processioni a mare e le rumbe e i cocek delle feste di crociera. “Maremoto”, ultimo progetto della BandAdriatica, è la sintesi di un viaggio nel quale i partecipanti hanno condiviso il senso del movimento geografico e culturale. Un viaggio che ha fatto tappa a Dubrovnik, a Durazzo e a Tirana per giungere finalmente a Otranto e che nei concerti nei porti dell'Adriatico ha trovato le tappe di questo nuovo percorso di ricerca musicale e culturale.

 

mercoledì 25 agosto

GALATINA – Piazza San Pietro

Sciacuddhuzzi

Menamenamò ospite Carlo Canaglia

Arakne Mediterranea

Alla Bua

SCIACUDDHUZZI

Ensemble di strumenti acustici di estrazione popolare (voce, violino, fisarmonica, chitarra, contrabbasso, tamburello), è specializzato in un repertorio frutto delle numerose ricerche etnomusicologiche sul territorio salentino. Fondato da Francesco Attanasi, scomparso prematuramente pochi anni fa, è ora diretto dal fratello Giuseppe e da Filippo Giordano, con la collaborazione di musicisti israeliani, greci e provenienti da altre zone d’Italia.

MENAMENAMÒ ospite CARLO CANAGLIA

Il gruppo, diretto da Luigi Mengoli, è impegnato da quindici anni in una ricerca etnomusicale sfociata nella raccolta, e successiva pubblicazione, di oltre 200 canti popolari salentini: pizziche, ma anche canti d’amore e di lavoro. Il nuovo spettacolo, da cui è nato l’album “Lu tamburreddu meu”, è una celebrazione del più antico tra gli strumenti della tradizione musicale salentina, e un omaggio a uno dei suoi più rappresentativi virtuosi, Carlo De Pascali, in arte Canaglia, cresciuto con i Menamenamò fin dal ’96. Caratteristica dell’album e del live è aver assunto il tamburello, tradizionalmente usato per accompagnare, come possibile protagonista che dialoga alla pari con gli altri strumenti.

ARAKNE MEDITERRANEA

La Compagnia Arakne Mediterranea, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, opera nel Salento da oltre quindici anni. Si compone di artisti, studiosi e ricercatori che si propongono di diffondere, far conoscere e sopravvivere le tradizioni, le danze, gli usi e i costumi delle espressioni popolari salentine e della Puglia. La Compagnia mette in scena il suo viaggio sonoro-ritmico, vocale e danzato, che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike, per coinvolgere e trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento.

ALLA BUA

Il gruppo Alla bua nasce nel ’90 dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina: dalle ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, alle notti itineranti del canto a Santu Lazzaru e alle tipiche feste nelle corti. Alla Bua, che in griko significa “altra cura” o “medicina alternativa”, ispira l’animo e il suono del gruppo. La cura: nel passato contro il morso velenoso della leggendaria taranta; oggi contro la piattezza della società moderna. Una cura a suon di pizzica-pizzica, danza forte, calda e liberatoria. Negli ultimi anni il repertorio si è arricchito di brani originali composti dagli stessi autori, ed è da poco uscito il nuovo disco “Scattuni” che raccoglie tredici brani originali di musica popolare, firmati da Pierpaolo Sicuro e Dario Marti, con testi di Gigi Toma.

giovedì 26 agosto

CUTROFIANO – Piazza Municipio

Taranta Social Club

Ariacorte

Officina Zoè

TARANTA SOCIAL CLUB

Il gruppo nasce dalla convergenza di diverse esperienze artistiche, professionali e individuali che vanno dalla profonda conoscenza dei più importanti aspetti culturali e tradizionali salentini, alla decennale esperienza nella musicoterapia. Il suono della formazione non è caratterizzato solo dal ritmo incessante della pizzica-pizzica, ma anche dai canti polivocali alla stisa.

ARIACORTE

Gli Ariacorte sono un gruppo etno-folk salentino nato nel 1996 da musicisti e appassionati attivi da alcuni anni nel campo della ricerca e della riproposizione della tradizione popolare della propria terra. Il loro obiettivo è quello di esaltare la vivacità e la spontaneità che nei secoli hanno caratterizzato la musica popolare, utilizzando degli stilemi ricercati e originali. Antichi strumenti tipici come il tamburello a cornice e la tammorra battono il ritmo della pizzica, accordandosi, senza soluzioni di continuità, con il resto della ricchissima strumentazione, dando alla musica una complessità quasi orchestrale, ma conservando l’inconfondibile sound salentino.

OFFICINA ZOÈ

Il gruppo Zoè è stato parte attiva e autentico lievito del movimento salentino di riscoperta della musica popolare sin dai primi anni ’90, quando Lamberto Probo, Donatello Pisanello e Cinzia Marzo lo hanno fondato. L’aspetto più interessante del loro lavoro è il rinnovamento del repertorio delle pizziche attraverso composizioni originali che rispettano lo spirito della tradizione. L'Officina Zoè ha collezionato numerose collaborazioni artistiche in campo teatrale (con Pamela Villoresi, Teatro Argot, Domenico Carli), cinematografico (con Edoardo Winspeare, Pippo Mezzapesa) e musicale (Ominostanco, Don Moye, Baba Sissoko).