ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Il nome della ricorrenza che, ogni anno, porta a Orsara di Puglia migliaia di persone è “Fucacoste e Cocce Priatorje”, significa ‘falò e teste del Purgatorio’: i primi illuminano il paese, le seconde lo decorano con centinaia di zucche intagliate in modo da raffigurare sembianze umane e accogliere al loro interno dei lumini.
Come ogni anno ritorna puntuale l'appuntamento con il falò più famoso del Mediterraneo: la Fòcara di Novoli. Il clou della manifesatzione si avrà dal 16 al 18 Gennaio 2015, mentre le iniziativa collaterali sono già partita giorno 6 Gennaio.
La sera dell’11 gennaio e per tutta la notte, 61 falò arderanno negli angoli del centro storico, del centro abitato e nelle campagne del territorio castellanese. La notte delle cosiddette “fanove”, illumina e scalda la città delle grotte da 315 anni.
Era l’11 gennaio del 1691.
La peste bubbonica avanzava e in poche settimane in Castellana si contavano già le prime vittime. Due sacerdoti, mentre pregavano incessantemente Dio e la Vergine nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, ebbero simultaneamente un’ispirazione: la Madonna della Vetrana avrebbe liberato Castellana dalla peste. Il 12 gennaio il miracolo: si vide la peste “camminare più avanti” (abbandonare l’abitato) e molte persone guarire dopo l’applicazione dell’olio miracoloso della lampada.
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MOTTOLA (TA). Tradizione e fede, folklore ed antiche consuetudini devozionali, anche quest’anno, caratterizzeranno i festeggiamenti per San Giuseppe. Come, ormai, avviene da tempo, il cuore della festa sarà il quartiere “San Giuseppe – La Pentima”, che si espande attorno alla parrocchia, dedicata al “santo lavoratore”.
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Appuntamento con i falò. La sera di mercoledì 12 dicembre, Putignano torna a essere città del fuoco. Dalle 19 in poi, associazioni culturali e privati, con la regia dell’associazione storico-culturale Porta Barsento, il patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura di Putignano e dell’assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, accenderanno contemporaneamente dieci falò, piccoli e grandi, per illuminare e riscaldare la vigilia di santa Lucia. Il percorso si snoda tra corso Umberto I, piazzale Moro, piazze, piazzette e crocevia del centro storico, davanti a due delle tre antiche porte del borgo antico: porta Barsento e porta Nuova. E in periferia: su viale Federico II e a Putignano Duemila.
Alla vigilia di santa Lucia si accendono anche i piaceri della gola. Passando da un falò all’altro si possono degustare autentiche prelibatezze della tradizionale cucina locale: baccalà fritto, polpette, paninicon i funghi, braciole al sugo, patate cotte sottouna coltre di cenere, focacce, mortadella arrosto, ricette medievali con donzelle fritte e tanto vino. Il fuoco resta il protagonista principale ma ogni falò è sempre animato: il palo della cuccagna a piazzale Moro, danze in piazza Plebiscito, giochi medievali a porta Barsento. Inoltre un gruppo musicale itinerante, I Putifolk, accompagnerà il corteo delle autorità cittadine.