{affiliatetextads 1,,_plugin}Sono dieci i dipinti di proprietà privata che vengono esposti qui per la prima volta grazie alla squisita disponibilità dei collezionisti, mentre due opere importanti per la definizione del percorso provengono dalla Basilicata: si tratta del Sellitto di Aliano e della Natura morta della Collezione D'Errico di Palazzo San Gervasio. Sei opere, di Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione e di Bernardino Mei, tra gli altri, provengono inoltre dalla Galleria Nazionale della Puglia.

Obiettivo della Mostra è dare conto della sensibilità alle novità della pittura  caravaggesca in Puglia sin dal primo decennio del Seicento, come testimonia la precocissima commissione al Caravaggio stesso di un misterioso dipinto, da taluni identificato con la Madonna del Rosario del Kunsthistorisches Museum di Vienna, per una chiesa di Polignano a Mare da parte del suo feudatario Nicola Radulovich, prima commissione del Merisi appena giunto a Napoli.

E, insieme, illustrare la diffusione delle istanze caravaggesche in periferia, inizialmente grazie soprattutto al pittore napoletano Paolo Finoglio, ampiamente rappresentato in mostra, operoso soprattutto nel Salento; al suo ritorno a Napoli, dopo aver incessantemente lavorato in Puglia fino agli anni trenta del XVII secolo, affluivano ormai nella regione opere di Filippo Vitale, Battistello Caracciolo e, successivamente, di Ribera, Pacecco De Rosa, Agostino Beltrano, Massimo Stanzione e di altri protagonisti con i quali si completava la fortuna della maniera di Caravaggio che, esaurita la spinta propulsiva di una “renovatio”cattolica di forte intensità, lascerà il posto a più travolgenti modelli barocchi, diffusi in Puglia dagli allievi di Luca Giordano.

{affiliatetextads 2,,_plugin}Lo studio delle opere, alcune delle quali restaurate in vista della Mostra, ha consentito di formulare nuove attribuzioni o di precisare attribuzioni già espresse in altre sedi. Talune opere, in lavorazione presso il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza della Puglia, troveranno posto in mostra “in corso d'opera”, altre saranno esposte a restauro appena ultimato. Tra queste ultime, sarà presente  l'inedita Decollazione del Battista, opera autografa di Andrea Vaccaro scoperta di recente a Bari e ricondotta ai poco noti esordi giovanili dell'artista napoletano, incantato dalla poetica di Caravaggio.

Il catalogo, edito da Giuseppe Barile, darà conto di ciascuna opera attraverso schede puntuali, per le quali ci si è avvalsi non solo degli storici dell'arte dei due enti promotori e di docenti universitari della disciplina , ma anche del contributo di giovani e valenti studiosi che hanno accolto l'invito a collaborare. Troveranno posto in catalogo saggi tesi a riscoprire e precisare la peculiare diffusione del caravaggismo in Puglia, dalla Terra d'Otranto, con il Materano che anticamente ne era parte integrante, alla Terra di Bari, e alla Capitanata. Al contempo la mostra testimonia degli arrivi moderni: tra questi ultimi si espongono le opere che testimoniano della cultura artistica del primo Seicento all'interno della Galleria Nazionale della Puglia.

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