Martina Franca, la perla barocca della Provincia di Taranto
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Dalla sua strategica posizione, la città jonica regala alla vista dei visitatori una suggestiva panoramica sulle località limitrofe, aldilà delle quali si stende la provincia di Brindisi e Bari e, ancora oltre, il Mare Adriatico. Martina Franca, inoltre, offre la possibilità di far spaziare il proprio sguardo anche verso stupende aree boschive, rappresentate dall'incantevole Parco delle Pianelle, e verso verdi paesaggi, a sud, costellati dalle vaste coltivazioni di viti, proponendo piccole oasi di pace e tranquillità per villeggianti e principalmente per coloro che amano l'agriturismo. La città, che conta oggi circa 49 mila abitanti, è anche un importante centro industriale punto di riferimento, a livello nazionale, del comparto tessile abbigliamento.
Altri settori trainanti dell'economia martinese sono senza dubbio quelli dell'agroalimentare e dell'allevamento, grazie alla presenza sul territorio di un prezioso patrimonio zootecnico, riconosciuto in Italia e all'estero, i cui esemplari più importanti sono rappresentati dal famoso Asino di Martina Franca e dal Cavallo Murgese. Martina Franca è quindi una meta turistica molto ambita, non solo per il suo ricco e prezioso patrimonio artistico architettonico, storico ma anche per la sua vivacità culturale, che trova massima espressione nell'ormai celebre e atteso Festival della Valle d'Itria
Il Centro Storico
Molto suggestivo e caratteristico, il centro storico di Martina Franca, dalla singolare bellezza artistica, si presenta agli occhi del visitatore in uno scenografico dedalo di viuzze, bianche casette e incantevoli stradine che trova la sua massima espressione nel complesso della Lama e ove serpeggia la splendida arte barocca e sulle quali si ergono pregevoli palazzi barocchi, dalle stupende balconate in ferro battuto, deliziose ed antiche chiese e caratteristici slarghi, detti 'nghiostre, sulle cui pareti spesso si possono ammirare delle edicole votive, raffiguranti immagini sacre.
A caratteristica pianta triangolare, alla quale si accede oltrepassando l'Arco di S. Stefano, è invece la pregevole Piazza Roma (1668) anticamente denominata Largo Castello (per la presenza dell'antico Castello Orsini) e successivamente Piazza del Popolo. Al centro della piazza si segnala la bellissima Fontana dei Delfini e, intorno ad essa, si possono ammirare il settecentesco Palazzo Martucci, il maestoso e monumentale Palazzo Ducale ed il lato posteriore dell'Arco di S. Stefano. In passato intitolata Piazza San Martino, la splendida Piazza Plebiscito, alla quale si accede dopo aver attraversato il noto Corso Vittorio Emanuele, gode della presenza della maestosa Collegiata di San Martino, del significativo Palazzo dell'Università e della contigua Torre Civica.
Enogastronomia
La cucina martinese è il frutto di un perfetto equilibrio fra le tradizioni gastronomiche contadine e la memoria storica di una popolazione, che ha fatto dell’olio e del vino i componenti fondamentali dell’arte del desinare. L'agroalimentare costituisce uno dei comparti produttivi più importanti nell'economia cittadina. I prodotti tipici martinesi, dai formaggi ai salumi (in particolare il capocollo), dai prodotti da forno al vino, dall'olio alla pasta, sono ormai conosciuti ed apprezzati a livello internazionale grazie alla loro qualità e genuinità. Recentemente, il Comune di Martina è entrato a far parte della rete delle "Città Slow" istituita dalla "Slow Food", associazione impegnata nella valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare. Tra le prelibatezze gastronomiche locali premiate dalla "Slow Food" particolare importanza ricoprono il capocollo e la ricotta forte che presto diverranno titolari di propri presidi di tutela.
Moltissimi sono i dolci tradizionali martinesi prodotti durante il periodo delle festività natalizie (carteddete, purcidde, pettule, entreme de vicchie) e pasquali (pucciatidde, cavaddistre, fecazzedde)
A Martina la tradizione vuole che le frise si gustino ammorbidite in acqua tiepida, con pomodoro fresco, olio, sale e origano. FAVE E CICORIE
Immancabili, nella cucina martinese, le fave battute (ridotte in purea insieme a 1/4 di patate) accompagnate dalla verdura selvatica. Il piatto, che in origine andava fatto cuocere in pignatta sulla brace del caminetto, si accompagna solitamente con olive nere e peperoncini verdi.
ORECCHIETTE, BRACIOLE E POLPETTE
Le tipiche orecchiette pugliesi, a Martina vengono solitamente preparate per il pranzo domenicale, unite alle polpette di carne e alle braciole (involtini di vitello) al sugo.
FEGATELLI (gnummaridde)
Tappa d'obbligo negli itinerari eno-gastronomici martinesi, le numerose macellerie specializzate nel servizio di "fornello pronto", che consente di gustare carne mista arrostita nel forno a legna, appena sfornata.