ALBEROBELLO SI FA SEMPRE PIÙ INCLUSIVA: IN CITTÀ I NUOVI CARTELLI CAA PER UNA COMUNICAZIONE ACCESSIBILE A TUTTI
- Dettagli
- By caterina
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
- Visite: 45
Questa iniziativa, che parla di accoglienza, accessibilità e inclusione, è rivolta in particolare alle cittadine e i cittadini così come alle visitatrici e ai visitatori con disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico, disturbi dell’apprendimento (come la dislessia) o con ritardi cognitivi. La CAA è infatti una forma di comunicazione che utilizza principalmente immagini semplici e intuitive, permettendo una comprensione immediata delle informazioni anche in presenza di difficoltà linguistiche o cognitive.
«Questo progetto che ci rende orgogliosi perché rappresenta un passo concreto verso una città più inclusiva e a misura di persona.» Spiega Francesco De Carlo, Sindaco di Alberobello. “Garantire una comunicazione accessibile significa tutelare un diritto essenziale, riconosciuto non solo dalla nostra Costituzione, ma anche dall’articolo 21 della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità, ratificata poi dall’Italia con la legge 18 del 2009. Ed è, in tutto e per tutto, un ‘segno’ di civiltà.»
I primi cartelli sono già stati installati su edifici significativi della città, tra cui il Municipio, le scuole, e altri luoghi pubblici di rilevanza sociale. Ecco dove sono stati affissi i primi cartelli:
- Scuola Primaria “Domenico Morea”
- Scuola Primaria “La Sorte”
- Scuola Secondaria di primo grado “Luigi Tinelli”
- IISS Agrario Alberghiero “Basile Caramia - Gigante”
- Centro Culturale Giovanni Galiani ex Conceria
- Municipio – Comune di Alberobello
- Villa Comunale
- Comando di Polizia Locale
- Cimitero Comunale
- Bosco Selva
Dopo la fase inziale, l’obiettivo è quello di ampliare progressivamente la rete di segnaletica accessibile ad altre realtà della città per rendere Alberobello sempre più vivibile e accessibile a tutte e tutti, incontrando così i bisogni comunicativi complessi del maggior numero di persone possibile.
“Si tratta di un’iniziativa ricca, che per la sua ampiezza coinvolge tanto le persone con disabilità quanto i cittadini tutti, consentendo alle prime di accedere a livelli comunicativi più immediati e inclusivi e ai secondi di affinare la propria sensibilità rispetto alla vulnerabilità e alla diversità”. Spiega Valentina Liuzzi, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Alberobello.
Il progetto è stato realizzato senza alcun costo per il Comune, grazie al finanziamento del programma C.Os.T.A. – Comuni Ospitali per il Turismo Sostenibile, di cui Alberobello è partner attivo.
L’attività è stata svolta in sinergia tra l’Amministrazione e gli Uffici comunali, in particolare ha visto il coinvolgimento diretto dell’Assessora alle Politiche Sociali, Valentina Liuzzi, della Consigliera delegata alla Toponomastica, Mariella Laneve, dell’Assessore al Patrimonio, Saverio Sgobba, dell’Ufficio tecnico con il contributo di Roberto Potenza e della Comandante della Polizia Locale, Tea Sibilio, che ha curato i necessari aspetti autorizzativi.
Con questo progetto Alberobello rinnova il proprio impegno nell’essere una città sempre più accogliente, consapevole e sostenibile, pronta a fare da esempio anche per altri Comuni.
Conclude Don Guido Matarrese Direttore del CDSER Casa Sant’Antonio – Opera don Guanella e degli atri Servizi educativi per Minori dell’Opera Don Guanella a Fasano, Alberobello, Polignano a Mare, Torre Canne: “Questo progetto ci aiuta a comprendere l’importanza delle piccole attenzioni quotidiane che possono fare grandi differenze, siano esse rivolte a persone vulnerabili, come i ragazzi, i giovani, gli anziani, quanto alle persone con disabilità. Il tutto ci riporta all’importanza della consapevolezza della necessità dell’inclusione, senza esclusione alcuna. La partecipazione attiva di tutti noi può contribuire alla cura dell’altro e alla sua integrazione nel grande tessuto sociale di cui facciamo parte.”
Il CDSER Casa Sant’Antonio, presente da vent’anni sul territorio alberobellese, quotidianamente utilizza e promuove forme di ‘comunicazione alternativa’ con le persone con disabilità accolte e accompagnate all'interno dei percorsi riabilitativi offerti. Dall'efficacia di tali percorsi è scaturita l'urgenza di promuovere questo progetto sulla CAA, certi della sua utilità sociale.