La Ghironda è a Bari: due giorni di festa, musica, arte, cultura popolare nel cuore della città vecchia
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Nelle dodici passate edizioni centinaia di migliaia, tra pugliesi e turisti, hanno sentito le piazze, le strade, i palazzi, le mura risuonare delle note di strumenti, a volte usuali e conosciuti, più spesso strani, portati in questa terra da musicisti provenienti da ogni parte del mondo. Anche per l’estate 2009 il Festival dei 5 continenti ha offerto spettacoli gratuiti di straordinario impatto. Mille colori diversi, tracce d’antico che si mescolano alla modernità, generi e linguaggi musicali e artistici che si intrecciano e si contaminano, promuovendo attraverso il linguaggio universale della musica una cultura di rispetto per le differenze, di fratellanza, contro ogni discriminazione.
Durante la tappa a Bari, Il festival toccherà sette luoghi tra i più incantevoli del borgo antico del capoluogo: la chiesa di Santa Scolastica, l’atrio di Via Venezia (adiacente Lucia Annunziata), via Venezia (fronte Basilica), ancora via Venezia (numero 30), piazza Ferrarese, piazza Mercantile e largo Albicocca.
E’ la prima volta che La Ghironda allestisce due serate nel capoluogo pugliese.
L’evento è stato presentato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, alla quale hanno partecipato il Sindaco di Bari Michele Emiliano, gli assessori comunali al Marketing Territoriale Gianluca Paparesta e al Decentramento Filippo Barattolo, gli assessori regionali al Mediterraneo Silvia Godelli e al Turismo Magda Terrevoli, il presidente dell’associazione culturale “La Ghironda” Giovanni Marangi e alcuni degli artisti coinvolti nella manifestazione: i danzatori arborigeni australiani “Descendance” il cantante blues statunitense Rocky Lawrence e il francese Jean Marie Olive.
“Questa rappresentazione” ha detto il sindaco Emiliano, “è un modello di coinvolgimento dei cittadini come se li volessimo “strappare” dalle loro occupazioni, dal loro modo di vivere, e di portarli in giro per il mondo. Cosa della quale i baresi hanno un gran bisogno. Mi auguro che ciascuno di questi momenti musicali, teatrali, artistici, possa suscitare nei bambini (e non) il desiderio di rincorrere gli stimoli positivi che lo spettacolo sarà capace di suggerire: stimoli che possono consistere in una visione, in un colore, in una melodia, in un linguaggio o ancora in una certa idea del mondo. Ritengo personalmente che oggi l’intero pianeta abbia assoluto bisogno di stimoli, perché l’umanità si sta tristemente chiudendo in una paura di voler conoscere le cose del mondo, di scoprire ‘l’altro da sé’, cadendo in una serie di “luoghi comuni” di cui soffre ancora, purtroppo, per esempio, la nostra Città Vecchia. Ma io dico – ha concluso il sindaco - che il mondo è meraviglioso proprio perché è “diverso”, e conoscerlo è una di quelle attività che dà senso alla vita” .
L’assessore Terrevoli ha puntato l’attenzione sulla “contaminazione”, cioè “sul dialogo e l’incontro tra culture. Bari è terra di grande accoglienza: la città vecchia è piena di luoghi dove insistono chiese cristiane, moschee e addirittura riti ebraici. Ghironda non fa altro che “far venire fuori” questa splendida disponibilità”.
L’assessore Godelli ha ricordato che “in questi ultimi anni il festival si è notevolmente arricchito. Oltre al fascino della contaminazione culturale, La Ghironda offre la possibilità di visitare con occhi nuovi, con quelli cioè del protagonista e non da semplice spettatore, il tessuto urbanistico peculiare del borgo antico con le sue straordinarie architetture. Ghironda insomma, non è solo un evento di spettacolo, ma un’esperienza comunitaria di creatività collettiva, che ospita messaggeri del mondo in grado di trasmettere un messaggio “alto” in questi tempi di oscurantismo, di respingimenti di persone straniere, di gente disperata che muore in mare per sfuggire alla fame, alla miseria o alle persecuzioni.
Che questo sia un festival “di giovani per i giovani” è convinto il presidente Marangi: “Crediamo molto” ha detto “nelle giovani generazioni. Nel corso del tour, abbiamo incontrato tantissimi giovani, felici perché la Ghironda crea felicità, crea conoscenza. E’ Un’idea culturale, un progetto per il futuro, e appartiene a tutti noi”.