Dopo 35 anni stanziati 40 milioni per il completamento dell'impianto di depurazione di Carovigno
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Per il territorio brindisino i 40 milioni di euro per interventi diretti serviranno a migliorare la rete idrica e fognaria che, sia nella zona nord che in quella sud con la necessità di estendere e potenziare il sistema idrico negli agglomerati costieri da Torre San Gennaro al Lido Cipolla, devono essere ancora completati.
{affiliatetextads 1,,_plugin}MESAGNE - «L’impianto di affinamento per le acque a Mesagne invece - ha spiegato l’assessore Amati su richiesta del presidente della Provincia Massimo Ferrarese - sarà realizzato con i fondi previsti dal Piano regionale di tutela delle acque e poi sarà gestito dall’Acquedotto pugliese». Insieme al depuratore della zona Fasano-Ostuni che scarica nel Canale Reale e che spesso deve fare i conti con rotture strutturali e con i relativi problemi di inquinamento delle acque, l’opera più importante resta il depuratore di Carovigno: i lavori per la sua realizzazione, finanziati dalla Cassa del Mezzogiorno, partirono alla fine degli anni Settanta e, ad oggi, devono ancora essere completati nel tratto che collega Carovigno alla Bufalaria - dove si trova l’impianto - e nel tratto che collega San Michele a San Vito con il relativo collettore di sollevamento. Nel piano triennale poi è prevista anche la sostituzione di 240 mila contatori, con 6 milioni di euro, che permetterà di monitorare consumi ed eventuali sprechi. «Completando le opere e rispettando i tempi - conclude Amati - anche Aqp avrà la responsabilità di rispettare i programmi con cui ha giustificato l’aumento delle tariffe. In caso contrario rischierebbe di essere inadempiente rispetto agli accordi con le banche». Nel solo 2010 saranno consegnati i lavori di cantieri che impegnano l’ente territoriale con finanziamenti per 13 milioni di euro.
Francesca Cuomo - Crriere del mezzogiorno.it