Cofidi, un bando per uscire dalla crisi
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E’ un riconoscimento all’affidabilità dei confidi e anche al ruolo fondamentale che sono destinati a svolgere in questo momento di difficoltà della nostra economia. I confidi perfezioneranno e completeranno molti dei nostri bandi, perché sono chiamati ad intervenire in tutti quei casi nei quali le imprese non sono in grado di offrire garanzie”.
Sono otto le cooperative e i consorsi fidi destinatari delle risorse: la Co.fidi Puglia, l’Artigiana cooperativa artigiana di garanzia di Lecce, la Cooperativa artigiana di garanzia di Bari, Artigianfidi società cooperativa, la Società di garanzia fra commercianti, la Cna cooperativa artigiana di garanzia di credito, Fidindustria Puglia e la Cofidi commercianti della Capitanata società cooperativa.
Il sistema con il quale opera la misura è molto semplice. L’impresa interessata si rivolge alle cooperative di garanzia e ai consorzi fidi che inoltreranno la domanda ondine. Se ammissibile, viene inoltrata alle banche che aprono l’istruttoria. Dopo la concessione del prestito il Confidi attiva la garanzia che può arrivare a coprire sino all’ottanta per cento dell’investimento.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Un sistema che, stando alle parole della Capone “aprirà le porte del credito anche ai soggetti economicamente più deboli. Così la Regione ha integrato l’architettura della manovra anticrisi rendendo disponibile ogni strumento di agevolazione per le aziende più piccole che oggi rappresentano più del novantanove per cento del totale delle imprese”.
L’effetto della misura messa in campo dalla Regione avrà un effetto domino, se si pensa che ai cinquanta milioni finanziati direttamente si aggiunge il moltiplicatore bancario (pari ad uno a venti), che potenzialmente potrà favorire un miliardo di euro di prestiti a favore delle imprese pugliesi. Se a questo si aggiunge che le otto confidi beneficiarie contano 33.402 imprese aderenti è facile capire la portata del provvedimento, definito dalla vicepresidente Capone “tempestivo e intenso”. Tempestivo per la velocità con la quale la regione ha presentato la manovra e poi dell’elargizione dei finanziamenti e intensivo per la portata della intera misura anticrisi che ha voluto abbracciare grandi, medie e piccole imprese, cassaintegrati, donne, giovani, disoccupati, precari e persone sul punto di perdere il posto di lavoro.
Per dare maggiore impulso all’intero sistema economico la Regione ha cercato di offrire maggiore trasparenza e garanzie. Proprio nel giorno in cui si concludevano gli Stati Generali del commercio, sul portale www.sistema.puglia.it sono stati resi pubblici i tassi d’interesse praticati dagli istituti di credito che lavorano con i bandi regionali. L’obiettivo è “evitare che le banche chiudano il rubinetto del credito e al tempo stesso indurle ad offrirlo a giuste condizioni”.
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