Comitato per la tutela del mare del Gargano contesta il parere positivo del Ministero dell'Ambiente
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e dalla constatazione che gli eventuali esiti positivi delle prospezioni sismiche darebbero il via alla perforazione del fondo marino, fino a 4000 metri di profondità , con la costruzione di infrastrutture petrolifere lungo le linee costiere pugliesi e gravi danni all'ambiente, alla fauna e alla flora marina con negative ripercussioni per l'economia turistica e lo sviluppo sostenibile del territorio, apprendiamo preoccupati e amareggiati, da notizie di stampa, che l'ufficio valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente ha espresso parere positivo alla richiesta della società irlandese, subordinandolo semplicemente all'obbligo di dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Il Comitato per la tutela del mare del Gargano lancia un accorato appello affinchè i Sindaci dei comuni del Gargano, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, le istituzioni della Capitanata, i consiglieri provinciali, regionali e i parlamentari della Capitanata, le associazioni ambientaliste locali e nazionali, l' Associazionismo Attivo del Gargano, il mondo della cultura, la società civile, le forze produttive turistiche, il mondo sindacale, mettano in campo tutte le iniziative democratiche possibili, affinchè il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, nonostante il parere positivo espresso dall'ufficio di valutazione di impatto ambientale, non firmi l'autorizzazione a sondare, ai fini della ricerca di petrolio, il mare del Gargano.
Michele Eugenio Di Carlo
Comitato per la tutela del mare del Gargano