Il marchio d’area “Prodotti di Puglia” è un marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale. Il marchio garantisce la provenienza del prodotto (materia prima e trasformazione) dalla regione Puglia. La garanzia di tale provenienza viene fornita attraverso il sistema di tracciabilità informatizzato che le aziende devono adottare e che consente di risalire con certezza dal prodotto al produttore iniziale.

Il regolamento d’uso del marchio “Prodotti di Puglia” è stato approvato con DGR n. 960 del 9 giugno 2009. L’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari ha avviato la fase sperimentale per il rilascio del marchio e testare in campo le procedure di controllo. Il marchio Prodotti di Puglia potrà significare: garanzia per i consumatori perché fornisce un’informazione affidabile circa il prodotto; valorizzazione del prodotto a beneficio della filiera; depurazione del mercato da dichiarazioni ambigue e non controllabili a beneficio sia dei consumatori che dei produttori.
“Dopo l’uva da tavola, le ciliegie, l’asparago e il carciofo, prodotti pugliesi per i quali è stato già assegnato l’uso del marchio– ha dichiarato l’assessore comunale all’Agricoltura, Nunzio Pinnelli -, la nostra percoca è in lista per il rilascio del marchio, che l’Assessorato regionale alle Risorse agroalimentari sta valutando. Il pregiato frutto, un ibrido, prodotto, secoli fa, dal matrimonio tra il pesco e l’albicocco, con il loro sapore sempre gradevole per il giusto compromesso tra zuccheri ed acidità, viene coltivata nella zona di Loconia, frazione di Canosa. La Cooperativa Agri Loconia, infatti, ha già inviato alla Regione i documenti necessari per partecipare all’iniziativa. Il riconoscimento del Marchio “Prodotti di Puglia” per la “percoca”, prodotto tipico del nostro territorio comunale – ha ribadito l’assessore Pinnelli -, potrebbe essere utile per la sua valorizzazione e commercializzazione. Contiamo molto sull’ottenimento del marchio affinché la baby gold, fiore all’occhiello del comparto ortofrutticolo di Loconia abbia il giusto riconoscimento”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Le percoche, che maturano nei mesi di agosto e settembre, si distinguono dalle pesche essenzialmente per la consistenza della polpa: nelle percoche la polpa non è fondente e rimane compatta durante la cottura. Questa caratteristica fondamentale le ha fatte preferire per l’industria di trasformazione sciroppate (dalla Valfrutta alla Zuegg) per la preparazione di percoche sciroppate. Nell’agro di Canosa, 1500 ettari sono coltivati a percoche. Il 95% di quest’estensione è coltivato esclusivamente a percoche, il restante 5% alla produzione di pesche, albicocche e mandorle. La produzione media di percoche a Loconia è pari a 300 quintali ad ettaro e il valore complessivo del prodotto destinato al mercato fresco e all’industria, oscilla tra i 16 e i 20 milioni di euro. Non solo. Nei prossimi anni si prevede un incremento della produzione.

Inoltre, da alcuni anni l’Amministrazione comunale sta lavorando affinché alla “percoca pregiata” venga riconosciuto il marchio Igp, Indicazione geografica protetta. Oltre alla sagra della percoca, che ormai da anni raccoglie un grande consenso, l’Amministrazione sta collaborando con il Comitato promotore per l’Igp, Indicazione geografica protetta, della percoca di Canosa di Puglia-Loconia, costituitosi il 6 agosto 2006, per portare a termine l’ambito riconoscimento della indicazione geografica protetta. Un progetto importante, questo, per poter conquistare i grandi mercati ortofrutticoli.