Il recente spiaggiamento dei cetacei sulle spiagge garganiche ci induce ad adottare ulteriori elementi di cautela dal momento che vi è il sospetto che la morte di questi animali sia stata causata da embolia per una improvvisa risalita derivante da forte spavento (molto probabilmente causato dai sonar). In tal senso il Comitato VIA regionale ha chiesto al Ministero dell’Ambiente l’esecuzione di approfondimenti sulla scorta delle risultanze analitiche e dei pareri e contributi acquisiti dal Ministero a seguito dell’evento eccezionale. In buon sostanza, ci si aspettava che il Ministero valutasse l’opportunità di sospendere l’autorizzazione fino al termine degli studi tecnico scientifici relativi allo spiaggiamento dei sette cetacei.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Evidentemente così non è stato, anzi, nonostante i pareri negativi della Regione, la Commissione Via Nazionale ha dato valutazione positiva all’intervento. Appare evidente che tali progetti non sottendono ad una visione globale delle caratteristiche e delle vocazioni dell’ambiente marino e della costa pugliese, nè tengono conto delle politiche ambientali, produttive e di sviluppo turistico che la Puglia persegue con determinazione. E’ opportuno in questa sede far riferimento all’importante contributo alla bolletta energetica nazionale dato dalla Puglia con la crescita della produzione di energia pulita e rinnovabile prodotta con l’eolico e il fotovoltaico.

Del resto, da tutti i progetti presentati si evince sempre e solo una quadro parziale, evitando di inquadrare l’intervento in una prospettiva più ampia che è quella di sottoporre a sfruttamento il litorale adriatico su vasta scala a pochi chilometri dalla costa in zona naturalistica e turistica. Lo scopo finale delle società petrolifere è evidente: installare lungo la costa infrastrutture destinate a rimanere in esercizio per decenni. Per questo, lo sfruttamento massivo e duraturo richiederebbe una valutazione ambientale integrata e non su porzioni di opera. Queste le motivazioni che ci inducono a valutare negativamente i progetti al netto di qualunque forma di strumentalizzazione. Nè può trascurarsi la circostanza che le richieste di prospezioni geosismiche risultano essere immediatamente a ridosso della “Area Marina Protetta Nazionale – Isole Tremiti” che come è noto è una meta internazionale del turismo marino e subacqueo e rappresenta una delle voci più significative che alimentano l’economia dell’ arcipelago delle Diomedee.

Per sostenere questa posizione del Governo Regionale - ed aderendo all’invito del Sindaco Giuseppe Calabrese - parteciperò martedì 27 alla riunione straordinaria del consiglio provinciale di Foggia presso il Centro Polifunzionale Comunale dell’Isola di San Domino sul tema: “Esame ed eventuali determinazioni a seguito delle indagini geosismiche per la ricerca degli idrocarburi al largo delle Isole Tremiti”.
da Teleblu