Il Governo cambia idea sulle Province, Gabellone ringrazia
- Dettagli
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
- Visite: 1850
si è lasciato andare a provocazioni verso la Puglia asserendo che il programma regionale "Bollenti Spiriti" è stato un fiasco (chissà perchè eletto Best Practice dall'Unione Europea). Ma tralasciando questo particolare di cui comunque si è discusso su questo sito qualche articolo fa, passiamo alle barzellette di Berlusconi. A quanto pare le Province, additate come centri di spreco nel biennio 2006-2008 perchè al Governo non c'era il Pdl e perchè la maggioranza delle Province erano amministrate dal centrosinistra, ora sono cambiate. Non sono più per Berlusconi uno spreco e quindi la promessa di abolirle, promessa con la quale ha acquisito milioni di voti populisticamente può venire meno perchè sua emittenza ha deciso che non ci sono le inutili Province, ma casomai qualche Provincia inutile (sicuramente la Provincia di Livorno, Firenze, Reggio Emilia magari pure Taranto e Brindisi).
{affiliatetextads 1,,_plugin}Sollevato Gabellone che automaticamente si è ricompreso nelle Province utili, ringraziando (di cosa poi?) il Presidente del Consiglio per la sensibilità ritrovata in merito alle funzioni delle Province. Cari lettori qui si rasenta veramente il ridicolo. Chi vi scrive non ha mai pensato che le province potessero essere considerati inutili (specie in una nazione federale) e che soprattuto sarebbero state abolite, ma chi ora amministra lo Stato e gli enti locali nel 2006 - 2008 sicuramente aveva un'altra posizione. Chi ha vinto promettendo che le Province andavano abolite ora fa marcia indietro, anche perchè in TV oramai non si parla più di spreco e di soldi buttati ma soltanto di efficienza tutta padana.
Ma poi il Presidente Gabellone per cosa ringraziava? Per il taglio delle risorse destinate al sud e anche alla sua Provincia? La Direzione del PDL si è chiusa poi con il discorso del Sindaco di Milano, Moratti. Anche lei ha ringraziato Berlusconi, per sorridere sempre e donare un sorriso a chi tutti i giorni lotta contro i musoni dei comunisti.