Un convegno sull'acquacoltura biologica, con la partecipazione del MIPAAF, dell'Associazione Piscicoltori Italiani (API) e con il supporto di una manifestazione internazionale come BIOLFISH - spiega il presidente di Unioncamere Puglia, Luigi Farace - risponde tempestivamente alle richieste informative degli imprenditori del comparto che in Puglia vanta aziende leader.

{affiliatetextads 1,,_plugin}L'acquacoltura può essere considerata come una delle attività di produzione alimentare a più alto tasso di crescita a livello mondiale. Secondo le ultime statistiche pubblicate dalla FAO, la produzione mondiale della pesca, stimata in circa 90 milioni di tonnellate, è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni. La produzione dell'acquacoltura, stimata intorno a 65 milioni di tonnellate, non ha invece mai smesso di crescere sin dai primi anni '50, ed è ragionevole ipotizzare che raggiungerà i livelli di produzione della pesca nel prossimo decennio.

Considerando l'acquacoltura mediterranea, le produzioni più significative sono rappresentate da spigole ed orate, con circa 250 mila tonnellate e ampi margini di crescita. In Italia il "sistema acquacoltura" conta circa 800 allevamenti e 15mila addetti, compreso l'indotto; il consumo pro capite di prodotti della pesca e acquacoltura è pari a 25,5 kg/anno. La produzione di spigole e orate biologiche, nel Mediterraneo, ha ampissimi margini di crescita: dalle attuali 160 tonnellate fino si stima una domanda potenziale di più di 10mila tonnellate nei prossimi 5-6 anni. Tale crescita sarà certamente supportata dal nuovo ed regolamento.