Tra questi lavoratori ci sono anche i 600 ex dipendenti delle Ccr di cui 18 residenti nel Nord Barese per i quali il 28 gennaio è stato sottoscritto un accordo tra Regione, Inps e Organizzazioni Sindacali per una nuova proroga della mobilità per tutto il 2010.

Nell’accordo era stato previsto che l’Inps utilizzasse i fondi residui degli ammortizzatori sociali del 2009 per anticipare le indennità, in attesa che il Governo nazionale enamasse i fondi per l’occupazione destinati alla Regione Puglia e soprattutto per non aggravare la già precaria situazione economica di questi ed altri lavoratori, che sono arrivati al punto di non poter più far fronte alle quotidiane e generiche esigenze familiari.

Ma, purtroppo, a distanza di 5 mesi da quell’accordo l’Inps ad oggi, non ha ancora effettuato i pagamenti della mobilità, nonostante le richieste dei pagamenti presentate a marzo scorso dai lavoratori alle agenzie Inps di appartenenza attraverso un modello predisposto dalla sede Inps regionale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}A darne notizia è il rappresentante territoriale del Sindacato RdB-Cub Sergio Di Liddo, il quale afferma: purtroppo oggi siamo nuovamente costretti a sopravvivere con l’indennità di mobilità, un assegno mensile di appena 400 euro che bastano solo per pagare gli affitti di casa, e se è vero, come è vero, che oggi due normali stipendi non sono sufficienti ad arrivare a fine mese, possiamo benissimo immaginare in che condizioni vivono queste famiglie per cui il Governo Nazionale non può e non deve restare indifferente ad una tale situazione che vede coinvolte migliaia di famiglie ormai costrette a vivere sotto la soglia di povertà.

Il sindacato Rdb – Cub lancia un appello a tutti i parlamentari pugliesi di qualsiasi schieramento di effettuare un intervento presso il Governo per l’erogazione urgente del Fondo per gli ammortizzatori sociali destinati alla Regione Puglia affinchè l’Inps possa riprendere ad effettuare i pagamenti e ad erogare le spettanze arretrate in attesa di completare la procedura di ricollocazione già avviata grazie alle leggi regionali vigenti; le quali hanno dato la possibilità alle Asl di assumere circa 360 ex Ccr in possesso della qualifica di ausiliari socio-sanitari specializzati.

Il sindacalista ricorda agli Enti preposti che nella vertenza ex Ccr è ancora aperto un contenzioso riguardante gli stipendi arretrati relativi all’anno 1994 per cui chiediamo a tali Enti le procedure di liquidazione delle spettanze. Resta da capire dal Commissario liquidatore delle Ccr le motivazioni e soprattutto i criteri per cui ai medici e primari sono state erogate le indennità aggiuntive arretrate del 1994, mentre tutto il restante personale attende da 15 anni gli stipendi.