Secondo il lavoro della Caritas, coordinato dal dottor Salvatore Geraci, “pur essendo la politica sull’immigrazione dettata a livello nazionale, i percorsi di inserimento, di integrazione e di promozione, anche in ambito sanitario, sono implementati e realizzati localmente. Proprio per questo, il progressivo decentramento amministrativo e politico sta producendo estrema eterogeneità sul territorio nazionale dovuta ad una più o meno specifica attenzione a livello locale”.

Questo, si legge nel rapporto, può determinare disuguaglianze sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di profilo di salute della popolazione immigrata su base territoriale. Già dal 1995 e più strutturalmente dal 1998, l’Area sanitaria della Caritas romana ha istituito un Osservatorio sulle politiche locali per l’assistenza sanitaria agli stranieri che ha prodotto periodici rapporti, specifiche ricerche e questo stesso progetto (parte dedicata alle politiche locali). Nel lavoro di ricerca svolto nell’ambito del progetto Migrazione e salute e sintetizzato nel Rapporto finale, sono stati studiati 684 atti formali prodotti dal 1995 all’inizio del 2010: 63 atti/normative nazionali; 60 leggi regionali (di cui 3 proposte non approvati), 68 piani sanitari ed altri piani locali, 493 delibere/note/altro.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Gli atti più significativi ed ancora in vigore sono stati segnalati ed analizzati nelle schede per ogni Regione e Provincia Autonoma. Dallo studio, svolto attraverso degli indicatori, “emerge che quasi metà delle regioni italiane ha un livello alto di attenzione verso il tema della salute degli immigrati”. In particolare, evidenziano i ricercatori, la Regione Puglia viene considerata come l’eccellenza in quest’ambito, “grazie allo sviluppo di un processo politico e legislativo che si è consolidato negli ultimi anni rispetto alla questione dell’immigrazione” e dall’altra parte situazioni particolarmente critiche della Calabria e della Basilicata che hanno “un livello minimo e scarso di impatto delle politiche sanitarie per gli immigrati”. Il rapporto completo.

(Al. Col.) - http://immigrazioneoggi.it