{affiliatetextads 1,,_plugin}Gli aiuti – Nel dettaglio, alle imprese viene riconosciuto, quale aiuto de minimis, un contributo sugli interessi passivi pagati, come dichiarati dall’istituto bancario. L’intervento di entità variabile, fino ad un massimo di 7500 per azienda, in linea con le indicazioni europee, è determinato così: per gli interessi passivi pagati fino a 2500 euro il contributo è pari al 70% di quanto pagato; per gli interessi passivi pagati da 2501 euro fino 6mila il contributo ammonta al 40% sulla somma residua pagata rispetto al precedente scaglione. Per gli interessi passivi pagati superiori a 6mila euro, il contributo è pari al 30% sulla somma residua pagata rispetto al precedente scaglione.

“Mentre il Governo nazionale non fornisce alcuna risposta alla perdurante crisi del settore agricolo – ha detto Dario Stefàno, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari – anzi continua a sottrarci risorse fondamentali, la Regione Puglia non resta a guardare e prova ad alleviare il disagio di un comparto messo in ginocchio dalla morsa di problemi congiunturali e strutturali”.

“Con questo provvedimento, d’intesa con le organizzazioni di categoria – ha aggiunto – apportiamo una benefica boccata d’ossigeno, nei limiti che l’Ue ci consente, con cui accompagnare le nostre aziende alle prese con una difficilissima fase recessiva. Alle parole ci piace far seguire i fatti, ed ora guardiamo già alla prospettiva di riuscire a concretizzare a breve altre e ancora più cospicue iniziative, anche di carattere legislativo”.

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