{affiliatetextads 1,,_plugin}E’ quanto ha stabilito la Suprema Corte che ha accolto il ricorso di un uomo contro la sentenza che lo condannava per aver maltrattato la moglie per 3 anni. Secondo la Corte i giudici di primo e secondo grado “hanno scambiato per sopraffazione un semplice clima di tensione” familiare essendo la donna “per nulla intimorita” dal comportamento del coniuge e piuttosto “scossa, esasperata, molto carica emotivamente”. Se la moglie ha un carattere forte è possibile maltrattarla senza essere per questo perseguibili dalla legge.